Ha preso il via il summit Nato di Varsavia, dove saranno affrontate, l’Agenda è molto ricca, tematiche cruciali per l’Alleanza Atlantica. Il vertice arriva in un momento particolare per l’Europa, segnato in primis dal referendum britannico del 23 giugno scorso, che inciderà – secondo i più – sulle capacità di difesa dell’Unione europea. A tal proposito il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha recentemente dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera che dopo la Brexit la Nato deve andare verso una maggiore integrazione della difesa europea, dal momento che “un’Europa più capace ed integrata militarmente è un asset in più per l’Alleanza”, auspicando al contempo un’intensificazione del dialogo con Mosca per riuscire ad affrontare le nuove sfide per la sicurezza rappresentate dal terrorismo.
“Dobbiamo capire – ha detto il ministro – che la nostra sicurezza, penso soprattutto al Mediterraneo, dovremo gestirla in quanto europei e qui bisogna prendere atto della Brexit, che nessuno voleva, per avanzare nell’integrazione della difesa europea, visto che la Gran Bretagna ha sempre privilegiato il canale atlantico”. “Su questo dovremmo avere il coraggio di agire – ha aggiunto -, usando l’articolo 44 del Trattato di Lisbona, quello sulle cooperazioni rafforzate. Se Italia, Germania e Francia, ma anche la Spagna, provassero a lanciare un progetto in questo senso per capire cosa si possa fare insieme, come evitare duplicazioni, faremmo una cosa molto utile”.
“In questa fase storica – rileva l’ISPI – è inevitabile che il mai risolto problema dei rapporti con la Russia post-sovietica ritrovi la sua centralità. Un delicato negoziato al quale anche l’Italia prenderà parte, contribuendo con la propria storia e i propri valori”. Il vertice Nato di oggi e domani sarà dunque un’occasione per delineare il futuro dell’Alleanza atlantica ed il suo ruolo nell’inquadramento e nella gestione delle nuove minacce del sistema internazionale. I capi di Stato e di governo dei 28 Paesi membri dovranno affrontare e discutere una serie di questioni di massima importanza. Dalla gestione dell’allargamento verso Est, alla questione delle crisi lungo il “fianco Sud”, sino alla minaccia terroristica.
La scelta di Varsavia non è casuale e non faciliterà per qualcuno lo scenario di apertura alla Russia. L’incontro dei Capi di Stato e di Governo si terrà infatti un Paese della frontiera avanzata orientale, la Polonia, che “assieme ai Paesi baltici – rilevano gli addetti ai lavori -, avverte più di ogni altro la preoccupazione ed anche il timore per la più recente politica muscolare ed assertiva della Russia, in Crimea prima e nell’Ucraina orientale poi”. La scelta di Varsavia come sede del summit riflette l’esigenza di riassicurare gli alleati orientali. Il punto centrale del summit di Varsavia sta tuttavia per molti nel “ripensare e nel riallineare la postura complessiva dell’Alleanza. Ultimo summit Nato, e probabile ultima visita presidenziale in Europa per Barack Obama. Il presidente Usa cercherà di rassicurare gli alleati europei sull’Alleanza cercando di sostenere la tesi che la Brexit non spezzerà legami oramai consolidati da anni, ma renderà invece la Nato ancora più centrale e la cooperazione con l’Europa ancora più importante.