Marcello Onofri è il nuovo presidente del CTNA

Di Stefano Pioppi

È stato eletto oggi all’unanimità il nuovo presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (CTNA). Marcello Onofri, professore di propulsione aerospaziale presso Sapienza Università di Roma, direttore del Centro Ricerca Aerospaziale Sapienza (Cras), e già vice-presidente del CTNA, succede a Giovanni Bertolone.
Il Cluster nasce nel 2012 e viene rapidamente riconosciuto quale soggetto nazionale aggregante e interlocutore del Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca (Miur) per il tema aerospaziale. Tra i membri più autorevoli del CTNA ci sono i distretti aerospaziali regionali di Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, l’Agenzia spaziale italiana, Finmeccanica, Avio Aero, l’AIAD (che racchiude in sé moltissime industrie della difesa e dell’aerospazio), e il Consiglio nazionale delle ricerche.
Il CTNA rappresenta una rete sinergica tra il settore pubblico, privato e il mondo accademico, per la promozione e lo sviluppo delle eccellenze tecnologiche italiane. Dialogando con Airpress, il professor Onofri ha esposto i punti centrali di quella che sarà la sua presidenza. “Il CTNA è stato concepito per la possibilità di giocare la partita, a livello internazionale, sulle alte tecnologie aerospaziali”, ha detto Onofri. Giocare una partita non per vincerla, ma quantomeno per “partecipare con la credibile possibilità di portare a casa dei risultati”, ha proseguito. La forza del CTNA sta proprio nella sua natura eterogenea e composita. Al Cluster partecipano tutte le industrie, “da Finmeccanica alla più piccola startup, con un struttura su base volontaria che, priva di finanziamenti, offre coordinamento e crea consenso tra tutti gli attori coinvolti”, ha spiegato il nuovo presidente. Ciò che dunque il CTNA vuole continuare a fare è “creare filiere e reti sinergiche che mettano in comunicazione l’ambiente industriale e la ricerca scientifica”. Un ruolo centrale per il sistema-Paese dell’aerospazio che Onofri attende venga riconosciuto anche dal prossimo Programma Nazionale per la Ricerca del Miur.
Un simile sforzo di coordinamento appare essenziale per poter essere competitivi nel contesto internazionale. D’altronde, gran parte dei finanziamenti al settore industriale arrivano dalle sedi dell’Unione Europea. E per vincere tali bandi, le regioni devono coordinarsi con l’industria ed essa deve interloquire con l’accademia. Il CTNA offre spazio a un dialogo che sembra più che importante, considerando che in ambito europeo le proposte vengono valutate sulla competitività. “Senza una coordinazione saremo perdenti”, ha riconosciuto Onofri. In altre parole, i progetti dei singoli cluster regionali avranno meno probabilità di vittoria in sede europea senza un reale e costruttivo confronto con l’industria e con l’ambiente scientifico, “necessità imprescindibile” per il Paese nella competizione sulle alte tecnologie.
In questi termini, l’elezione di oggi rappresenta forse un dato incoraggiante. Il voto all’unanimità (sia dai soggetti industriali che dai cluster regionali e dai centri di ricerca) per il professor Onofri rappresenta “l’indice dell’importanza che il sistema dà a un’azione unitaria e condivisa”, ha affermato il nuovo presidente dicendosi “molto soddisfatto”.