Il Rafale sbarca in India: accordo per 36 caccia

Di Michela Della Maggesa

A poco meno di due mesi dal primo contratto di export con l’Egitto, che ha ordinato a Dassault Aviation 24 caccia, il Rafale segna un altro successo, questa volta con l’India, che ha raggiunto un accordo con la Francia per l’acquisto di 36 esemplari, per un valore di circa 4 miliardi di euro. Dopo oltre 3 anni di trattative e non pochi problemi, legati in primis alla produzione in loco, per qualcuno non ancora fattibile, Nuova Delhi ha finalmente deciso di dotarsi del caccia multiruolo. L’annuncio del raggiungimento dell’accordo (off-the-shelf) è arrivato in occasione della visita ufficiale in Francia del premier indiano Narendra Modi, che nella giornata di sabato ha visitato anche le linee Airbus di Tolosa, assieme al numero uno di Airbus Group, Tom Enders.
“Siamo molti orgogliosi di questo accordo che si inserisce nell’ambito di una partnership strategica tra la Francia e l’India”, ha dichiarato il presidente e direttore generale di Dassault, Eric Trappier, spiegando la volontà di “accelerare la trattativa in corso e di perfezionare l’accordo”. Parlando con la stampa all’Eliseo, Modi ha spiegato di aver chiesto alla Francia la fornitura di 36 velivoli ready-to-fly. L’accordo appena raggiunto è di tipo governo-governo e raddoppia il lotto iniziale, che prevedeva in origine l’acquisto da parte dell’India di 18 caccia prodotti in Francia, con la prospettiva di dotarsi complessivamente di 126 velivoli, per un valore di 12 miliardi di dollari. Riguardo a questo punto, Modi non ha voluto fornire commenti su quello che sarà il numero totale dei caccia di cui l’India ha intenzione di dotarsi. Secondo esponenti dell’aeronautica indiana, l’acquisto off-the-shelf di 36 velivoli potrebbe significare la revisione dell’intero progetto.
“La Francia è sempre stata per l’India fornitrice affidabile di molti prodotti per la difesa, dai jet ai sottomarini”. Ha detto il premier indiano al presidente Hollande, che per parte sua ha dichiarato che la partnership tra i due Paesi ha preso un “nuovo passo”. Questo secondo accordo di export permetterà a Dassault di tamponare i tagli al programma previsti per il 2016 sul mercato domestico, nonché di portare la produzione del Rafale ad un rateo di 2,5 unità al mese, dagli 11 annui attualmente assemblati. Il 16 febbraio scorso il ministro della difesa francese, Jean Yves Le Drian, aveva firmato con l’Egitto un contratto per la fornitura al Paese di 24 caccia Rafale, una fregata multi missione Fremm ed un consistente pacchetto di missili prodotti da Mbda, per un valore complessivo di circa 5,2 miliardi di euro.
Intanto, Airbus Group ha offerto all’India la possibilità di incrementare il contributo nazionale ai suoi prodotti, di allargare la catena dei fornitori locali e di aprire nuove linee. “Siamo pronti – ha dichiarato Enders – per costruire in India, per l’India e per il mondo”. Nel Paese il gruppo europeo opera già con 2 centri ingegneristici (uno specializzato in prodotti civili, l’altro in difesa) ed uno dedicato alla ricerca e sviluppo. Nel 2014 il procurement dell’India con Airbus ha raggiunto i 400 milioni di dollari. Recentemente Airbus Defence and Space ha sottoposto al governo di Nuova Delhi una proposta congiunta con Tata per produrre in loco il velivolo C295, che potrebbe sostituire – se selezionato – gli Avro dell’Indian Air Force. Sul piatto anche satelliti, sensori elettronici ed il supporto ad Hindustan Aeronautics, candidata all’assemblaggio in India del Rafale, (“le discussioni sono in fase avanzata”, fa sapere Airbus D&S), per i velivoli da combattimento. Progetti anche per Airbus Helicopters, in negoziati per diversi programmi, tra cui il Naval Utility Helicopter.

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