100% di affidabilità per Vega, il piccolo lanciatore italiano che si affaccia allo spazio commerciale con il successo del settimo volo su sette. Il VV07 è partito dalla base europea di Kourou in Guyana Francese, alle 22:43 locali, quando in Italia era notte fonda. Il payload, costituito da cinque componenti per una massa totale di 1,230 kg, ha rappresentato la vera difficoltà per questa settima avventura del razzo italiano. Vega ha dovuto condurre in bassa orbita ellittica quattro satelliti di Terra Bella, controllata del colosso Google, e uno di Conida, agenzia spaziale peruviana. I microsatelliti di Terra Bella (da SkySat-4 a SkySat-7), destinati a integrare una costellazione dedicata all’osservazione terrestre ad altissime risoluzioni, sono stati rilasciati a un’orbita di 500 km, circa 42 minuti dopo il decollo. Il PerùSat-1, invece, primo satellite nella storia del Perù, anch’esso destinato all’ossservazione terrestre, ha dovuto attendere altri 60 minuti circa, per essere rilasciato a un orbita di 700 km. Per la sistemazione all’interno dell’ogiva dei cinque satelliti, Avio, che attraverso la controllata Elv (30% Agenzia spaziale italiana) è responsabile dello sviluppo del “piccolo” lanciatore (30 metri per 137 tonnellate), ha predisposto per la prima volta la versione allungata del dispositivo di adattamento denominato Vespa (Vega secondary payload adaptor). Grande soddisfazione da parte di Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio che ha detto: “Vega ha ancora una volta dimostrato flessibilità e versatilità grazie alla capacità di posizionare più satelliti su diversi piani orbitali e presentandosi quindi come la soluzione ideale per il nuovo mercato delle costellazioni di piccoli satelliti”. “Siamo orgogliosi – ha detto Ranzo – di aver portato a termine con successo questa missione con i nostri partner e guardiamo con fiducia ai prossimi lanci”.
Il VV07 rientra nel contratto da 260 milioni di euro per dieci lanciatori, fino al 2019, che Avio ha siglato con Arianspace, società che opera il servizio di lancio per Vega, ed è il primo dei cosiddetti voli commerciali. La commercializzazione dello spazio offre grandi opportunità per Vega e per tutto il Paese. Il presidente dell’Asi Roberto Battiston ha definito il lancio “la dimostrazione della capacità dell’Italia di essere all’avanguardia nella space economy“, con “un gioiello italiano – ha proseguito Battiston – costruito a Colleferro, pezzo fondamentale della famiglia dei lanciatori europei”