Il volo ipersonico al Cesma

Di Airpress online

È stato presentato ieri presso la sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma lo studio del Cesma (il Centro Studi dell’Associazione Arma Aeronautica), dal titolo “Il volo ipersonico tra competizione tecnologica e cooperazione. Il ruolo dell’Italia”. L’argomento, che proprio in questi giorni riscuote grande attualità dopo gli esperimenti sullo scramjet, il propulsore ipersonico, svolti a Woomera in Australia, rappresenta una delle frontiere più interessanti e intriganti dell’aerospazio con un’infinita gamma di opportunità di sviluppo e applicazione, che, se ben sfruttate, rivoluzioneranno il concetto del trasporto aereo inteso nel senso più generale, ma non solo: il volo ai “confini dell’atmosfera e oltre” può essere considerato una realtà che ci potrà traslare in una nuova dimensione del tempo e dello spazio, permettendo la ridefinizione stessa dei due concetti. La possibilità di volare, in sintesi, da Roma a Sidney in due ore a velocità che doppiano numerose volte quella del suono apre prospettive infinitamente stimolanti e interessanti in tutti gli ambiti della conoscenza e del progresso: tecnologico, commerciale ma anche e soprattutto culturale.
La decisione di costituire il gruppo di studio sul volo ipersonico è stata presa dal Cesma all’indomani del primo Simposio Internazionale “Hypersonic flight: from 100.000 to 400.000 ft.” organizzato dallo stesso Centro Studi presso la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana il 30 giugno e il 1 luglio 2014. Le due giornate di convegno e studio destarono un interesse al di sopra delle aspettative. Da più parti fu auspicato che il grande slancio registrato in quei giorni non si esaurisse nello spazio breve di un simposio ma continuasse a essere alimentato con nuovi e più approfonditi studi. Il Cesma accolse la sfida e affidò al generale Giuseppe Cornacchia il compito di coordinare nuove ricerche con un target ben definito: le possibilità e le capacità dell’Italia di ricoprire un ruolo di rilievo in questo nuovo ambito del progresso aerospaziale.
Ne è nato lo studio presentato, al qual hanno contribuito le più importati realtà nazionali nel campo della ricerca, dell’industria e delle istituzioni a dimostrazione che la capacità di fare sinergia nel nostro paese c’è, e spesso c’è anche la volontà. È opportuno e necessario coagulare in modo sistematico, intorno a idee paganti, innovative, “pregiate” le risorse e le energie con una visione proiettata nel futuro lontano. Se il compito di un centro studi è quello di trovare nuove strade e indicare nuove prospettive, di allargare gli orizzonti, è sicuramente il dovere delle istituzioni creare le condizioni ideali, in campo nazionale e internazionale, affinché queste idee prendano corpo in progetti utili.
A illustrare i risultati di mesi di lavoro sono stati i principali protagonisti dell’iniziativa (chi l’elenco dei partecipanti al Gruppo di Lavoro – Cesma) a partire dal gen. Giovanni Sciandra, Presidente nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica; dal direttore del Cesma, gen. Isp. Nazzareno Cardinali e dal gen. Giuseppe Cornacchia principale artefice e “vivificatore” del gruppo di lavoro sul Volo Ipersonico. Nell’illustrare i risultati del lavoro e per spiegare perché valga la pena per il nostro Paese investire nell’ipersonico, il gen. Cornacchia si è avvalso della collaborazione del prof. Eutimio Tiliacos, direttore generale di Anesti, dell’avvocato Fabrizio Cobis per il Miur (direzione generale per il Coordinamento, la Promozione e la Valorizzazione della Ricerca), e del gen. Vincenzo Camporini, vice presidente dell’Istituto Affari Internazionali, già capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e della Difesa.
L’on. Domenico Rossi, sottosegretario di Stato alla Difesa, ha chiuso questa giornata d’incontro annunciando che studierà con attenzione i risultati del gruppo di lavoro: “Avete dimostrato che esiste una prospettiva nazionale per poter essere competitivi a livello internazionale sul volo ipersonico: ci vorrà ora una cabina di regia che unisca in sinergia i vari attori interessati. Vi ringrazio per avermi fornito i vostri contributi dettagliati”, ha detto Rossi.
I riflettori non si spengono, però, sul volo ipersonico: l’appuntamento è per il 30 giugno e 1 luglio prossimi, date in cui si svolgerà, presso la Biblioteca nazionale, a Roma, il secondo simposio sul tema.
Per maggiori informazioni consultare il sito del Cesma