United Launch Alliance (ULA) ha completato la Preliminary Design Review (PDR) del lanciatore Vulcan Centaur, equipaggiato con motori Blue Origin BE-4. Il design del futuro lanciatore Made in Usa – che sostituirà i lanciatori Atlas V e Delta IV – soddisfa dunque i requisiti per le diverse missioni per cui è stato concepito. “La PDR è la prima di una serie di tappe nello sviluppo del lanciatore”, ha detto Tory Bruno, presidente e ceo di ULA. “Abbiamo molto da fare per arrivare al volo, previsto nel 2019”. Il Vulcan sfrutta i lanciatori di precedente generazione, con l’introduzione di nuove tecnologie che assicureranno “servizi di lancio affidabili, con motori sviluppati e costruiti negli Stati Uniti”. Il lanciatore è pensato per il mercato commerciale, civile e di sicurezza nazionale. “Vulcan Centaur rivoluzionerà l’accesso allo spazio con uno stadio principale americano”. Ha aggiunto Mark Peller, ULA program manager. In aggiunta al BE-4, Aerojet Rocketdyne sta sviluppando uno stadio alternativo, l’AR1. Altri partner del programma sono Orbital ATK, per i booster a solido e RUAG Space per le componenti in composito. Ad oggi la joint venture tra Boeing e Lockheed Martin ha messo in orbita oltre 100 satelliti. Attualmente l’Atlas V utilizza come primo stadio un motore russo.