“Lo scenario delle minacce si sta evolvendo. Se un tempo si riscontravano problematiche estremamente legate al territorio, oggi ci troviamo di fronte a problemi di dimensione internazionale come il terrorismo – anche nella sua declinazione cyber – e il furto della proprietà intellettuale. Si tratta di una criminalità di tipo completamente diverso, che sfrutta il fatto che sempre più il mondo si sta digitalizzando”. È quanto ha detto a Cyber Affairs Andrea Biraghi, managing director della divisione Sicurezza e sistemi per l’informazione di Leonardo, intervenendo a margine del convegno ‘Intelligence: conoscere per prevenire’ nell’ambito del Salone della Giustizia ieri a Roma.
“Il digitale”, ha evidenziato il manager, “è da un lato una bellissima opportunità per migliorare le nostre vite con l’innovazione, ma dall’altro si porta dietro problematiche estremamente complicate da gestire. Un contrasto efficace a queste minacce può avvenire attraverso l’intelligence, ovvero cercando di intercettare, raccogliere e interpretare le informazioni che ogni giorno transitano in rete e che possono essere decisive per sventare o perseguire determinati crimini. Questi dati, però, sono tantissimi. La tecnologia è la chiave per aiutare l’uomo a scremare queste informazioni e concentrare l’attenzione solo su ciò che è rilevante e ha un contenuto di potenziale pericolo. In questo campo Leonardo sta portando il lavoro svolto e le competenze maturate da sempre nel settore militare anche in quello civile”.