Intelligenza artificiale, il Pentagono svela la nuova strategia

Di Michele Pierri

Dopo la Casa Bianca è la volta del Pentagono. Il Dipartimento della Difesa statunitense ha presentato una nuova strategia di intelligenza artificiale volta a mantenere il primato tecnologico globale, a fronte dei grandi investimenti realizzati in questo campo da Cina, Russia e non solo. Il documento, intitolato “Harnessing AI to Advance Our Security and Prosperity”, sottolinea infatti gli sforzi significativi compiuti sull’IA da parte dei due principali rivali degli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda l’area bellica. E spiega come si muoverà Washington in questo delicato e strategico settore.

IL RUOLO DEL JAIC

A guidare questi processi ci sarà il Joint Artificial Intelligence Center, che verrà messo a guida dei progetti pilota di intelligenza artificiale nell’ambito del DoD (impegnata anche con la sua Defense Advanced Research Projects Agency – Darpa – il braccio della ricerca tecnologico-militare), specialmente per quanto concerne operazioni, formazione, protezione delle forze, reclutamento, assistenza sanitaria e difesa dagli attacchi informatici. Il direttore generale dell’agenzia, il generale John Shanahan, ha spiegato che il budget del Pentagono per l’anno fiscale corrente da investire in IA ammonta a circa 90 milioni di dollari. Una cifra, ha aggiunto, destinata a salire nei prossimi anni.
ll Pentagono, che investe già in IA svariati miliardi di dollari, ha già avviato un percorso di razionalizzazione e concentrazione dei suoi oltre 60 programmi già attivi che stanno applicando, in un qualche modo, l’intelligenza artificiale.

L’idea è maturata proprio dopo diverse dichiarazioni preoccupate per gli investimenti di Pechino per sviluppare capacità in questo settore (secondo alcuni analisti, di questo passo, entro il 2025, potrebbe superare gli Usa). Ad agitare gli Stati Uniti, come testimonia un report realizzato dal think tank Usa Brookings Institution, è soprattutto il fatto che i cyber attacchi cedono sempre più il passo a nuove forme di guerra ibrida che alcuni Stati – Cina ma anche Russia, su tutti – starebbero mettendo a punto partendo dallo sviluppo di tecnologie come l’intelligenza artificiale, automazione e machine learning, combinato a un sapiente utilizzo di big data.

L’ORDINE ESECUTIVO DI TRUMP

L’impegno americano nelle nuove tecnologie, ritenute una assoluta priorità, è stato evidenziato dalla recentissima emanazione di un ordine esecutivo del presidente Donald Trump. Quest’ultimo stabilisce un piano nazionale per aumentare gli investimenti in questa specifica tecnologia, favorendo lo sviluppo di programmi speciali di ricerca.