Ecco l’intesa industriale per il Tempest

Di michele

Dopo l’intesa tra i due governi sottoscritta ieri, oggi è arrivata la firma della dichiarazione d’intenti tra le rispettive industrie. L’adesione italiana al progetto Tempest promosso dal Regno Unito prende così forma, accolta nella Penisola dalla soddisfazione di tutte le forze politiche, compresi Elisabetta Trenta e Lorenzo Guerini, che in questo modo si sono passati simbolicamente il testimone alla guida del ministero della Difesa. La sigla ha avuto luogo al salone Dsei di Londra, dove le aziende britanniche coinvolte nel progetto (BAE Systems, Leonardo Uk, Rolls Royce e MBDA Uk) si sono ritrovate con le omologhe italiane: Leonardo Italia, Elettronica, Avio Aero e MBDA Italia. Insieme, si legge nella nota congiunta, “hanno annunciato l’intenzione di collaborare alle attività relative al Combat Air System Tempest”.

LA COLLABORAZIONE

Secondo la dichiarazione d’intenti, “i partner lavoreranno insieme per definire un concetto innovativo e un modello di partnership che preveda la condivisione delle competenze acquisite, la definizione dei requisiti di prodotto e lo sviluppo tecnologico congiunto di sistemi di difesa aerea”. La firma della dichiarazione fa seguito all’impegno dei due governi verso una stretta collaborazione nell’ambito della difesa aerea, sia su prodotti come il Typhoon e l’F35, sia sul Tempest, il velivolo di nuova generazione annunciato da Londra lo scorso anno (con un investimenti di 2 miliardi di sterline fino al 2025). I rispettivi governi hanno confermato “la comune intenzione di mantenere una forte base industriale al fine di sviluppare le competenze strategiche e assicurare prosperità per entrambe le nazioni”. D’altronde, Italia e Regno Unito hanno una lunga storia di successo in programmi internazionali quali il Tornado, il Typhoon e l’F-35.

UNA STORIA DI COOPERAZIONE

In previsione della firma di questo accordo, le industrie dei rispettivi Paesi hanno collaborato a uno studio iniziale al fine di valutare la fattibilità di un approccio comune sui sistemi di difesa aerea. Molte le aree identificate come utili allo sviluppo di ulteriori sinergie, in particolare tra aziende come Leonardo e MBDA, già fortemente integrate nelle due nazioni. Inoltre, uno studio congiunto avviato dai governi ha confermato che il Regno Unito e l’Italia sono partner naturali nell’ambito della difesa aerea, tenuto conto che entrambe le Forze aeree gestiscono una flotta mista di Eurofighter Typhoon e F-35. In definitiva, spiegano i partner, “l’industria italiana e britannica condividono un interesse verso potenziali attività congiunte per soddisfare i requisiti nazionali e internazionali”.

LA PROSPETTIVA BRITANNICA…

“Grazie alla lunga collaborazione con l’industria italiana siamo convinti che questa partnership tra i nostri due paesi si adatti alla perfezione al Tempest e fornisca prova del crescente slancio legato a questo impegno internazionale”, ha dunque dichiarato Charles Woodburn, ad della britannica BAE Systems. “L’annuncio di oggi – ha aggiunto – rafforzerà le collaborazioni esistenti con MBDA e Leonardo, centrali nel nostro lavoro inteso a esprimere tutto il potenziale del Typhoon, contestualmente allo sviluppo congiunto delle future tecnologie della difesa aerea a beneficio di entrambi i Paesi”.

…E QUELLA ITALIANA

Gli ha fatto eco l’ad di Leonardo Alessandro Profumo (intervenuto in rappresentanza anche delle altre aziende italiane coinvolte): “L’accordo di oggi è un passo fondamentale per questa iniziativa entusiasmante e di rilevanza strategica”. Il manager ha dunque espresso la sua “fiducia in questa collaborazione perché ogni giorno posso assistere ai risultati incredibili ottenuti dai nostri ingegneri britannici e italiani attraverso il loro lavoro di squadra”. Le due nazioni, ha aggiunto, “hanno una lunga storia di successo condiviso nei programmi internazionali e crediamo che lavorare insieme sul Tempest rafforzerà ulteriormente la base tecnologica e industriale di ciascun Paese e ne svilupperà le competenze per garantire prosperità nei decenni a venire”.

LE PAROLE DI ENZO BENIGNI

“Elettronica – ha poi spiegato il presidente e ceo del Gruppo, Enzo Benigni – è onorata di essere, in qualità di azienda strategica nazionale, tra i firmatari dello Statement od Intent sul Tempest che permetterà di mantenere ed accrescere competenze e opportunità per il nostro Paese in un settore così strategico”. L’azienda, ha rimarcato, “privilegia la storica e fruttuosa collaborazione con i partner governativi e industriali firmatari di questa intesa, su programmi analoghi quali Tornado ed in particolare Eurofighter e la sua evoluzione”. In tal senso, ha detto concludendo Benigni, “confidiamo che la partnership tra le due nazioni possa evolvere verso un nuovo modello di collaborazione (come evoluzione di quello Efa) nel rispetto delle sovranità tecnologiche nazionali già acquisite, e attraverso una opportuna gestione delle design authorities”.