ISS: Conclusi da Cristoforetti gli esperimenti di Drain Brain, perso il controllo di un Progress

Di Michela Della Maggesa

Con l’ultima delle tre sessioni previste dal programma sperimentale, si è conclusa la raccolta dei dati in orbita di Drain Brain, uno degli esperimenti della missione Futura dell’Agenzia spaziale italiana. Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia spaziale europea e capitano pilota dell’Aeronautica Militare, ha indossato i sensori pletismografici che hanno misurato il flusso del sangue verso il cuore ed eseguito gli esercizi muscolari e di respirazione previsti dal protocollo. Successivamente ha eseguito una ecografia vascolare su se stessa. Le prime due sessioni erano state effettuate separatamente, a causa del ritardato arrivo a bordo dello strumento realizzato dell’Università di Ferrara. Il primo dei modelli costruiti per l’utilizzo a bordo era andato infatti distrutto nell’incidente del veicolo Orbital 3 di ottobre 2014. Prontamente rimpiazzato da un secondo modello, lo strumento utilizzato per l’esperimento è arrivato a bordo della ISS a gennaio 2015 con il veicolo SpX-5. E un nuovo incidente rallenterà i rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale. Il cargo russo Progress M-27M lanciato ieri da Baikonur ha iniziato in queste ore una discesa incontrollata, che lo porterà all’impatto con l’atmosfera. Lo rende noto il centro di controllo della missione, che dopo diversi tentativi non è riuscito per il momento a riaccendere i motori e a riprenderne i comandi. Nell’impatto con l’atmosfera il veicolo brucerà insieme alle tre tonnellate di rifornimenti per la ISS. Il Progress è finito su un’orbita diversa da quella prevista. “Saremo in grado di calcolare la data esatta e il luogo della caduta dei frammenti solo poche ore prima”, fanno sapere fonti russe.