Il sistema regolatorio italiano in materia tariffaria si è dimostrato fortemente inefficiente ed ha impattato negativamente sulla capacità degli aeroporti di sviluppare le infrastrutture a servizio dei passeggeri”. Così si è espresso oggi a Roma, il direttore generale di Aci Europe, Olivier Jankovec, intervenendo in Enac alla presentazione degli atti del seminario sull’attuazione della direttiva europea sui diritti aeroportuali. Secondo il numero uno dell’associazione infatti, al di là dei contratti di programma firmati per alcuni degli aeroporti nazionali, la situazione rimane critica per gli altri, dovendo le competenze dell’Autorità dei Trasporti essere ancora definite. “Il settore ha bisogno di un regolatore unico – ha aggiunto Jankovec – in grado di svolgere il suo ruolo in autonomia, con l’obiettivo di ridefinire la normativa sui diritti aeroportuali”. “In un mercato paneuropeo – ha concluso – gli aeroporti italiani e i loro investitori meritano la stessa libertà commerciale di cui godono i loro competitors europei”.
Enac pronta a collaborare
Enac per parte sue “è pronta – sottolinea il suo presidente Vito Riggio – a mettere a disposizione dell’Authority dei Trasporti, a cui è stato affidato il compito di regolamentare le tariffe, la propria esperienza e il proprio personale, in modo da consentire al più presto ad importanti aeroporti italiani di avere certezza riguardo le tariffe e quindi proseguire negli investimenti”. La Direttiva europea 2009/12/CE sui diritti aeroportuali – al centro del seminario organizzato dall’Ente – stabilisce i principi comuni per la determinazione e riscossione dei diritti aeroportuali negli scali con oltre 5 milioni di passeggeri. Sulla base di questa l’Italia ha varato nel 2012 l’istituzione di un’autorità per la regolamentazione tariffaria. Riggio ha inoltre spiegato che l’Enac, a cui erano attribuite queste funzioni in precedenza, ha concluso con i principali aeroporti i contratti di programma in questione e definito altresì gli schemi tariffari, che devono però ora essere approvati dai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia, oltre che dalla stessa Autorità. Enac ha competenze esclusive in campo tecnico, giuridico, economico e amministrativo di presidio del settore.