“L’Europa non è ancora ben equipaggiata per affrontare i cyber attacchi” e, per questo, “oggi, la Commissione propone nuovi strumenti, tra cui un’Agenzia europea per la sicurezza cibernetica per aiutare gli Stati membri a difendersi” da tali offensive che “non conoscono confini”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel corso del discorso sullo Stato dell’Unione all’Europarlamento a Strasburgo. “Solo l’anno scorso”, ha detto il presidente della Commissione Ue, “ci sono stati più di 4mila attacchi ransomware al giorno e l’80% delle aziende europee ha sperimentato almeno un incidente di cyber security”.
Tuttavia, ha ricordato Juncker, “negli ultimi tre anni sono stati fatti grandi progressi nel mantenere gli europei al sicuro in Rete”. L’Ue, ha rimarcato, ha “intensificato lotta contro propaganda terroristica e la radicalizzazione online” e “le nuove norme, avanzate dalla Commissione, saranno volte a proteggere la proprietà intellettuale, la diversità culturale e i dati personali”.
Tra le azioni programmate, sarà istituita una rete di gruppi di intervento per la sicurezza informatica in tutta l’UE, assicurando una reazione rapida alle minacce e agli incidenti digitali. Sarà inoltre istituito un “gruppo di cooperazione” tra gli Stati membri per sostenere e facilitare la cooperazione strategica e lo scambio di informazioni e per aumentare la fiducia, in particolare in diversi settori dell’economia, comprese la formazione e l’istruzione in materia di sicurezza informatica.
Per quanto riguarda la frammentazione del mercato della cybersicurezza dell’UE, è stato evidenziato come attualmente una società che opera nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) possa trovarsi ad affrontare processi di certificazione diversi per vendere i propri prodotti e servizi in più Stati membri. A tal proposito, la Commissione si adopererà per realizzare un quadro europeo di certificazione per i prodotti per la sicurezza nel campo delle TIC.
Le misure adottate dalla Commissione intendono, inoltre, agevolare l’accesso ai finanziamenti per le imprese più piccole che operano nel campo della cybersicurezza; per tale motivo, il piano d’azione presentato prevede l’avvio del primo partenariato europeo pubblico-privato, con un investimento da parte dell’Unione europea, nel quadro del programma di ricerca e innovazione Orizzonte 2020, di 450 milioni di euro.