La decisione del Regno Unito tocca due settori core per Leonardo

Di Michela Della Maggesa

L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, sancita dal referendum, avrà impatti notevoli anche sull’industria aerospaziale e della difesa, basti pensare ad Airbus Group, che in uno statement ha appena dichiarato che “lavorerà con il governo britannico per minimizzare gli impatti della decisione sulle attività del gruppo”. Per quanto riguarda l’Italia esiste, attraverso Leonardo-Finmeccanica, una presenza di lunga data, che andrà forse rivista. Come recentemente dichiarato dal numero uno della società, Mauro Moretti, in un’intervista al Financial Times, “l’Europa si sta muovendo verso progetti comuni di difesa e se la Gran Bretagna esce dall’Unione europea è abbastanza difficile avere le stesse opportunità nel futuro”. “Da sola, aveva aggiunto, la Gran Bretagna o qualsiasi altro singolo Paese europeo non è in grado di competere contro i più ricchi budget a disposizione per la difesa dei cinesi o degli americani. I business in Gran Bretagna di Leonardo (elicotteri con l’ex AgustaWestland UK ed elettronica per la difesa con le attività dell’ex Selex UK, ndr), sarebbero ostacolati dalla Brexit e potremmo essere costretti a rivedere i nostri investimenti”.

Leonardo è presente in modo stabile nel Regno Unito, che considera mercato domestico,  con propri stabilimenti. Per quanto riguarda gli elicotteri, uno dei settori core per Finmeccanica, come l’elettronica per la difesa e la sicurezza, la presenza è di lunga data, grazie allo stabilimento di Yeovil, che costruisce elicotteri da oltre 60 anni. Il sito è uno dei più importanti per progettazione, design, attività di ricerca, sviluppo e manifattura ed è attivo sia per l’attività domestica, per conto dell’MoD britannico, sia per l’attività di export, civile e militare. A Yeovil ci sono le linee di assemblaggio finale del Super Lynx 300, dell’AW159, dell’AW101 e dell’AW189, programmi di punta della società a livello mondiale. Inoltre è in UK che viene fornito il supporto operativo ai programmi Sea King, Merlin, Apache e Wildcat  ed è sempre in Gran Bretagna che trovano spazio alcuni centri di eccellenza, come quello per trasmissioni e rotori, senza tralasciare l’addestramento.

Anche l’altro settore chiave, quello dell’elettronica per la difesa e sicurezza ha una lunga storia, sia nel campo della difesa che in quello civile, con un portafoglio prodotti estremamente ampio. Il Regno Unito ha infatti una lunga esperienza nella realizzazione di sistemi di sorveglianza ad elevate performance e sensori di comando, controllo e comunicazione, sistemi di protezione per le forze dell’ordine e piattaforme integrate. Nel Paese Leonardo impiega nel segmento 4.700 persone sui siti di Basildon, Luton, Edinburgo, Bristol, la South Coast e Lincoln. Più del 60% del business di Leonardo nel Regno Unito è nell’export. Il settore sostiene ed investe in un network di fornitori di circa 1.200 aziende. Leonardo ha interessi in UK anche nel settore spaziale, attraverso Telespazio VEGA United Kingdom.