La Difesa UK gestirà l’export dell’Eurofighter, per il caccia nuovo contratto a Mbda

Di Michela Della Maggesa

Dal DSEI, che chiude i battenti oggi a Londra, arriva la notizia che Mbda (37,5% Airbus Group, 37,5% Bae Systems, 25% Finmeccanica) si è assicurata un contratto da 300 milioni di sterline per produrre nuovi missili aria-aria a corto raggio (ASRAAM) per gli Eurofighter della Royal Air Force. L’accordo, della durata di 8 anni, è stato annunciato dal segretario della difesa britannico, Michael Fallon. “Sostenere le capacità aria-aria di corto raggio è fondamentale per garantire la protezione del nostro spazio aereo e altri ruoli di difesa aerea”. Ha detto il generale Simon Bollom, a capo del procurement del ministero della Difesa.
Ma questo non è stato l’unico annuncio di Fallon a proposito del caccia Eurofighter fatto dal salone di Londra. Il responsabile ha infatti detto ai rappresentanti dell’industria e delle forze armate riuniti al DSEI che la Difesa del Regno Unito ha intenzione di incrementare il proprio ruolo nella promozione del sistema d’arma sull’export, gestendola direttamente. “In questo momento – ha spiegato Fallon – siamo leader di campagne strategiche che non riguardano solo il velivolo, ma anche il suo equipaggiamento”. La decisione di assumere il controllo sull’export è stata presa considerando il fatto che l’MoD è “il posto migliore per offrire (a potenziali clienti, ndr) benefici unici, quali scambio di esperienza, pareri, dottrina e addestramento. Tutti elementi questi che possono aumentare le capacità dei nostri partner nel lungo periodo e incrementare l’interoperabilità” degli assetti.
“La priorità del governo – ha detto ancora Fallon – è di aumentare le esportazioni in un mercato sempre più competitivo”. Il successo sull’export – come scrive Defence News – è indispensabile adesso per andare oltre il 2018, anno stabilito per la chiusura delle linee produttive del caccia a cui partecipano Italia, Regno Unito, Germania e Spagna, anche se l’accordo con il Kuwait firmato dall’Italia la settimana scorsa per 28 Typhoon lascia ben sperare. Si parla infatti di 8 miliardi di euro, anche se le cifre definitive si sapranno solo a contratto firmato. Il Regno Unito è in questo momento impegnato in Bahrain, Malesia e ancora in Arabia Saudita.