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La Nasa ha annunciato una scoperta sensazionale: il telescopio Keplero ha individuato 1.284 nuovi esopianeti. L’analisi si basa sul catalogo stilato nel luglio dello scorso anno grazie all’osservazione del potente telescopio spaziale, la quale aveva identificato 4.302 potenziali pianeti. Per 1.284 la probabilità che siano pianeti è superiore al 99%, soglia necessaria affinché un corpo celeste possa essere considerato un pianeta a tutti gli effetti. Dei restanti corpi osservati, 1.327 si avvicinano alla soglia senza però superarla, lasciando ampie opportunità di ulteriori studi per verificarne la natura, mentre 984 erano già stati valutati attraverso altre tecniche. I restanti 707 sono stati invece considerati fenomeni astrofisici differenti.
L’osservazione di Keplero si basa sulle alterazioni delle luminosità di questi corpi al passaggio di fronte o intorno alle rispettive stelle. “Questo annuncio porta a più del doppio il numero dei pianeti confermati da Keplero”, ha detto Ellen Stofan, chief scientist del quartier generale della Nasa a Washington. In effetti, con la scoperta appena annunciata, il numero di pianeti candidati si avvicina a 5.000, di cui più di 3.200 sono stati confermati; tra questi 2.325 sono stati scoperti da Keplero. Il potente telescopio spaziale è stato lanciato dalla Nasa nel 2009, proprio con l’intenzione di individuare esopianeti, cioè pianeti che orbitano intorno a una stella al di fuori del sistema solare. L’obiettivo di Keplero è trovare pianeti che siano simili al nostro.
Tra i 1.284 nuovi pianeti confermati, 550 potrebbero essere rocciosi come la Terra. Di questi, nove orbitano nella zona abitabile intorno alla propria stella, in una distanza che permetterebbe di avere temperature consone alla presenza di acqua liquida sulla superficie e che, nel nostro sistema solare, corrisponde allo spazio tra Venere e Marte. Con questi 9, arriva a 21 il numero di esopianeti che potrebbero essere adatti allo sviluppo della vita.