Su Marte, durante i mesi estivi, scorrono minuscoli ruscelli. La Nasa ha annunciato in conferenza stampa oggi la sua ultima scoperta. Questi corsi d’acqua salata sono molto piccoli, praticamente dei rivoli, e spiegano le striature scure sulla superficie del pianeta, la cui origine era fino a oggi oscura. Si parla di solchi lunghi anche centinaia di metri, che formano in alcuni punti disegni molto intricati e complessi.
La novità arriva dalla sonda polifunzionale Mars Reconnaissance Orbiter (Mro), lanciata nel 2005, che ha fornito mappe chimiche della superficie del pianeta rosso. Analizzando queste mappe, gli scienziati hanno rilevato tracce di sali che si formano solo in presenza di acqua, concentrati in particolare nella regione equatoriale di Marte.
Non si conosce al momento l’origine dell’acqua: potrebbe sgorgare da falde sotterranee ghiacciate o salate, oppure essere il risultato di un processo di condensa nell’atmosfera rarefatta di Marte. “Oggi sappiamo che sulla superficie del pianeta c’è acqua allo stato liquido” ha dichiarato a The Guardian Michael Meyer, il responsabile del programma di esplorazione di Marte della Nasa. “Per questo motivo, teorizziamo che sia quantomeno possibile un ambiente dove possa svilupparsi la vita”. La scoperta senza dubbio rianima le speculazioni sulla presenza di microrganismi sul pianeta rosso.