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La sera del 9 luglio, dopo giorni di silenzio, il lander Philae e la sonda Rosetta hanno “dialogato” per circa 12 minuti, inviando a Terra un nuovo pacchetto di dati raccolti sulla cometa.
Si tratta di un nuovo traguardo per le società che hanno preso parte al programma, tra cui Thales Alenia Space che ha avuto un ruolo decisivo nelle attività di assemblaggio, integrazione e prove dell’intero satellite e per la campagna di lancio. L’azienda ha inoltre realizzato lo speciale trasponditore digitale di bordo del satellite, Deep Space trasponder, essenziale per collegare la sonda al nostro pianeta.
Nel prossimo futuro, spiega il nuovo ad di Tas Italia, Donato Amoroso, l’impresa intende “investire ancor di più in tecnologie strategiche e innovative”. L’obiettivo – sottolinea – è di “partecipare da protagonisti ai diversi programmi di esplorazione spaziale, promuovendo in ambito internazionale l’eccellenza tecnologica presente nel territorio”.
Una sfida che proseguirà anche grazie a Steps 2, programma di ricerca e sviluppo promosso da Tas Italia assieme alla Regione Piemonte e i cui risultati conclusivi sono stati presentati il 10 luglio, a Torino. Avviata nel 2013, la seconda fase del progetto si è concentrata su alcune tecnologie da utilizzare nei prossimi anni. In particolare, le scoperte fatte troveranno impiego nelle esplorazioni robotiche della Luna e di Marte, ma anche a bordo della Stazione spaziale internazionale e nei nuovi sistemi di trasporto con e senza equipaggio per il rientro sulla Terra.
Novità, infine, anche sul fronte delle commesse, con l’annuncio da parte di Tas della firma della prima parte del contratto con Airbus Defence and Space per la fornitura dei radar altimetri per lo spazio Poseidon-4. Questi strumenti misurano l’altezza della superficie oceanica, in termini di innalzamento del livello del mare, un fattore essenziale nel controllo di una delle sfide del nostro tempo, il cambiamento climatico.