L’Asi con gli Emirati nelle future imprese spaziali

Di Michela Della Maggesa

Il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, ha firmato ad Abu Dhabi un Memorandum of Understanding con l’omologo rappresentante della UAE Space Agency, Khalifa Mohammed Al Rumaithi, avente ad oggetto la cooperazione spaziale tra Italia ed Emirati Arabi Uniti. L’accordo, che avrà durata quinquennale, verrà automaticamente rinnovato ad ogni scadenza. L’obbiettivo al momento più ambizioso per il Paese del golfo – annunciato già lo scorso anno – è l’invio di una sonda su Marte nel 2021, per celebrare i 50 anni dalla fondazione degli Emirati. Si tratta della missione momentaneamente denominata Hope Mars Probe.
“Sono molto soddisfatto per l’accordo che abbiamo firmato” ha dichiarato Battiston. “Mi aspetto sviluppi interessanti – ha aggiunto il presidente dell’Asi – pensando ai diversi punti di incontro che abbiamo riscontrato, come l’ osservazione della Terra, l’esplorazione di Marte, la gestione dei dati e le telecomunicazioni. Voglio inoltre sottolineare come un Paese giovane e dinamico abbia deciso di investire in modo strategico sullo spazio, creando una serie di nuove opportunità per la modernizzazione di quest’area importante”.
La firma ha aperto una missione di sistema di due giorni negli Emirati Arabi Uniti, cui oltre l’Asi hanno preso parte anche rappresentanti delle principali aziende di settore in Italia. “L’ampio ventaglio di relazioni fra Roma ed Abu Dhabi – ha commentato l’ambasciatore italiano negli Emirati, Liborio Stellino – si arricchisce di un importante filone di cooperazione: la firma del MoU fra le due Agenzie spaziali prelude infatti ad un percorso proficuo di partenariato innovativo e ad alto valore aggiunto, in cui l’eccellenza e l’esperienza italiane nel settore della ricerca spaziale si coniugano ottimamente con gli ambiziosi programmi emiratini”.