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Il settore aerospazio e difesa continua a tenere in Usa, nonostante il decremento registrato nel 2015 nelle esportazioni a livello generale. Lo si legge nel rapporto “US Aerospace and Defense Export Competitiveness Study,” di Deloitte. In particolare, le esportazioni lorde dagli Stati Uniti per quel che riguarda aerospazio e difesa hanno raggiunto un giro d’affari di circa 143 miliardi di dollari, con il settore aviazione commerciale a farla da padrone. Secondo Deloitte le esportazioni sono destinate a crescere ancora, anche nel 2016, ad un rateo del 3,2%. Il rapporto evidenzia inoltre come il settore A&D sia stato il principale contributore alle esportazioni nette dal 2010 al 2015 e che sia passato dal 7,1% del totale delle esportazioni registrato nel 2010, al 9,5%.

“I prodotti statunitensi nel settore aerospazio e difesa rimangono attrattivi per i clienti export”, si legge nello studio, “grazie a funzionalità, marchio, competitività e prezzo e questo nonostante la concorrenza”. Le esportazioni lorde nel segmento commerciale sono salite di 6 miliardi di dollari nel 2015, mentre quelle relative alla difesa sono scese di 800 milioni di dollari, a causa di cancellazioni, approvazioni legislative e riduzione della spesa globale.  Le esportazioni di prodotti US in A&D sono salite del 58,9% sugli ultimi 5 anni e vedono Cina, UK e Francia come principali mercati di riferimento. Il grosso delle esportazioni ha riguardato il segmento aerospaziale (+65,2%), che ha sorpassato di 47 miliardi i livelli toccati nel 2010.  Washington, California e Connecticut, i principali Stati esportatori del 2015.

Assieme ad aerospazio e difesa, a rappresentare uno dei maggiori contributori alla bilancia commerciale, macchinari, chimica, prodotti petroliferi e derivati del carbone. Gli stati Uniti rimangono il maggiore Paese esportatore al mondo di prodotti aerospaziali e della difesa, con il 33% del totale di prodotti esportati. Entrando maggiormente nel dettaglio, le vendite di aeri militari, motori e parti di ricambio sono arrivate nel 2015 a 11,9 miliardi di dollari, mentre altri 3,1 miliardi sono arrivati da missili, veicoli spaziali, sistemi di propulsione ed equipaggiamenti vari. Le unità navali esportate ammontano a 1,9 miliardi e quelle terrestri a 1,2.

Per quanto riguarda le previsioni, Deloitte stima che le esportazioni in A&D aumenteranno di 4,6 miliardi di dollari nel 2016 (+3,2%), grazie soprattutto al previsto incremento delle vendite di prodotti militari, determinato dalla generale minaccia alla sicurezza. Una lieve flessione è invece previste nel settore commerciale, che tornerà a crescere nel 2017, anche se – si sottolinea – bisognerà osservare il prezzo del greggio, che potrebbe accelerare il rinnovo delle flotte.  A far concorrenza agli Usa Europa, Asia e a breve la Russia, che sta accelerando sul rinnovo della sua filiera produttiva e sull’ innovazione di prodotto.