“Puntiamo ad aumentare la nostra presenza come partner preferenziale delle istituzioni europee; attualmente circa il 60% dei nostri clienti sono governi o istituzioni, mentre il restante 40% sono privati”. Ha spiegato così a Reuters Tommaso Profeta, managing director della Divisione Cyber security di Leonardo, i nuovi accordi sottoscritti dall’azienda con il Parlamento europeo in materia di cyber-sicurezza, aggiungendo anche che: “la divisione cyber di Leonardo, che può già annoverare la Nato tra i suoi clienti, ha recentemente perseguito alleanze con altri gruppi per ampliare la sua gamma di servizi, e in futuro potrà anche percorrere nuove acquisizioni e fusioni”.
IN SUPPORTO ALLE ISTITUZIONI EUROPEE
Leonardo e il partner contrattuale Cronos international, un’azienda IT belga, hanno recentemente vinto un accordo di 85 milioni di euro per sei anni per fornire servizi per le infrastrutture di informazione e comunicazione del Parlamento europeo. Bruxelles sta progettando di investire oltre un miliardo e mezzo di euro in infrastrutture di sicurezza informatica come parte del suo programma Digital Europe per il periodo 2021-2027. L’accordo col Parlamento europeo ha seguito un altro sottoscritto per fornire all’agenzia di polizia dell’Ue Europol e il corpo di frontiera Frontex le funzioni di sicurezza per il nuovo Entry/Exit System (Ees), una piattaforma automatizzata per registrare i viaggiatori provenienti da paesi terzi ogni volta che attraversano un confine esterno dell’Ue.
PER UN’ITALIA CYBER-SICURA
Anche per quanti riguarda l’Italia, Leonardo ha potenziato la sua presenza nel settore della cyber-sicurezza a supporto delle istituzioni pubbliche. La divisione Cyber-security dell’azienda, del resto, collabora con le istituzioni nazionali fin dalla sua creazione nel 2018. Tra le iniziative effettuate dal gruppo c’è la realizzazione di un “security operation center”, cioè una struttura tecnologica che assicura un rimedio agli incidenti di sicurezza e lo studio post-incidente, il supporto specialistico alla rete interforze e lo sviluppo di una cyber knowledge base proprietaria. In altre parole, Leonardo raccoglie tutte le informazioni che provengono dagli attacchi che avvengono quotidianamente, analizzandoli in modo da garantire una protezione sempre aggiornata dei sistemi contro attacchi sempre più complessi. L’azienda di piazza Monte Grappa è poi coinvolta a pieno nel programma della Difesa di gestione integrata dei servizi logistici quale abilitatore della digitalizzazione e delle capacità di manutenzione remota, predittiva anche attraverso realtà aumentata e intelligenza artificiale.
I SETTORI DEL FUTURO E IL CLOUD
Già nel corso di un’audizione al Senato a settembre dell’anno scorso, proprio Profeta aveva identificato i settori che nel futuro si sarebbero imposti quali elementi strategici per la sicurezza delle reti nazionali. Questi settori riguardavano le cosiddette “basi militari smart”, resilienti e connesse, il rafforzamento delle capacità cyber mediante personale sempre più esperto, la cyber-resilienza dei sistemi d’arma e della catena di fornitura sin dalla fase di progettazione (“secure by design”) e, infine, la creazione di un cloud sicuro per la Difesa e la filiera italiana, per garantire un trattamento del dato, quanto più compliant possibile alle normative nazionali. Proprio sui cloud sicuri, Leonardo ha avviato una partnership con Aruba per la creazione di sistemi affidabili e sicuri per garantire sia la connettività dell’ecosistema industriale italiano che per fornire un prodotto nuove e qualitativamente all’avanguardia per il mercato internazionale.