A settembre l’assegnazione del programma T-X

Di Michela Della Maggesa

Si scalda la gara negli Stati Uniti per il nuovo addestratore destinato all’USAF, una delle più sostanziose nel settore militare, a cui partecipano alcuni tra i big dell’industria aerospaziale mondiale, tra cui l’italiana Leonardo. Secondo fonti del settore, la commessa per il programma T-X verrà aggiudicata al più tardi entro il 30 settembre prossimo. La necessità dell’aeronautica statunitense è di almeno 350 velivoli e relativi sistemi associati, per un valore, supporto escluso, di circa 7 miliardi di dollari, che potrebbero salire successivamente a 16.

La proposta italiana è rappresentata dal sistema di addestramento integrato T-100, versione per il mercato americano dell’M-346 Master, con DRS, controllata Leonardo, in qualità di prime contractor ed Honeywell e CAE Usa come partner. L’inviluppo di volo, l’elevato rapporto spinta/peso, la capacità di sviluppare alti angoli di incidenza e l’estrema manovrabilità consentono all’M-346 di offrire condizioni di volo comparabili a quelle dei velivoli da combattimento di ultima generazione. Questo – per il costruttore – massimizza l’efficacia dell’addestramento e riduce la necessità di effettuare missioni su aerei operativi più costosi e complessi.

L’ETTS (Embedded Tactical Training Simulation – Simulazione di addestramento tattico a bordo) di cui è dotato il sistema permette all’M-346 – già in linea con le forze aeree di Italia, Israele, Singapore e Polonia – di emulare sensori, contromisure e armamenti, e ai piloti di interagire in tempo reale con uno scenario tattico virtuale, con il vantaggio di maggiore flessibilità e minori costi. Grazie al sistema di presentazione dati sul visore del casco (Helmet Mounted Display)ai comandi vocali, alla sonda di rifornimento in volo, l’M-346 è in grado di svolgere anche un completo addestramento tattico.

A vedersela con Leonardo, che – rileva il Sole 24 Ore – lavorerà anche sulla leva del prezzo, Boeing, la prima tra i contendenti a sottomettere all’US Air Force la propria proposta per il programma T-X, a cui partecipa con la svedese Saab. Alla base dell’offerta congiunta un velivolo biposto monomotore di nuova concezione, che presenta un glass-cockpit simile a quello dell’F-35. A detta di molti, l’addestratore avanzato, ad oggi  dato per favorito nella gara, incorpora elementi dell’F/A-18E/F e del Gripen, rispettivamente caccia di Boeing e Saab. Il “BTX” ha condotto il primo volo a St Louis a dicembre 2017. L’altra offerta è quella di Lockheed Martin e Korean Aerospace Industries (KAI), che corrono assieme con il T-50A.

L’offerta Boeing-Saab “è totalmente nuova e implica rischi significativi, mentre il “346″ sembra essere un forte competitor, anche se potrebbe essere più costoso dei concorrenti” osserva Banca Akros. “Crediamo – continuano gli analisti – che l’attuale scenario politico sia ragionevolmente positivo e che l’M-346 sia veramente un buon velivolo da addestramento, quindi non escludiamo in linea di principio che Leonardo possa vincere la gara”. In caso di vittoria, i velivoli per l’USAF saranno assemblati sul Moton Field Municipal Airport di Tuskegee (Alabama), scelto come sito produttivo in virtù della presenza di forza lavoro altamente qualificata, di infrastrutture dedicate alle attività di volo e della disponibilità di risorse locali e dello Stato che supporteranno lo sviluppo economico della regione.