Leonardo, approvato il bilancio 2017 e un dividendo pari a 0,14 euro per azione

Di Redazione Airpress

L’assemblea degli azionisti di Leonardo, riunitasi oggi a Roma presso l’Accademia nazionale dei Lincei, ha approvato il bilancio 2017, insieme al pagamento di un dividendo pari a 0,14 euro per azione, lo stesso dello scorso anno. Presente il 62,814% del capitale sociale, e particolarmente “significativa la partecipazione degli investitori istituzionali, prevalentemente esteri, pari a circa il 33% del capitale”. Questa mattina, l’amministratore delegato Alessandro Profumo aveva illustrato nuovamente i dati e spiegato il rilancio dell’azienda attraverso l’esecuzione del Piano industriale 2018-2022.

IL BILANCIO 2017

L’assemblea ha approvato il bilancio 2017 che il consiglio di amministrazione aveva presentato a metà marzo, nel giorno della maxi commessa dal Qatar per 28 elicotteri militari NH90. Gli ordini, pari a 11,6 miliardi di euro, hanno registrato un lieve decremento (del 3%) rispetto al 2016, tra l’altro senza considerare l’effetto che il contratto per gli Eurofighter al Kuwait aveva avuto sui dati di quell’anno. Leggera diminuzione anche del portafoglio ordini (-3,5%) che arriva a 33,6 miliardi e che assicura una copertura in termini di produzione equivalente di poco inferiore ai 3 anni, “un solido portafoglio per la crescita futura”, ha detto l’ad Profumo. Confermati i ricavi, pari a 11,5 miliardi, meno 4% rispetto al 2016, anche per effetto dell’andamento sfavorevole del cambio, sia per la sterlina sia per il dollaro, e per le difficoltà riscontrate nel settore elicotteristico.

Maggiore flessione per l’EBITA, che scende del 14,9% e arriva a 1.066 milioni di euro, influenzato dal calo di volumi e redditività degli Elicotteri nonché, in misura inferiore, dai risultati dell’Aeronautica e dell’Elettronica, a fronte di una minor perdita rispetto al 2016 delle altre attività. Il risultato netto ordinario si attesta a 274 milioni di euro, in decremento rispetto al 2016. Migliorato invece del 9% l’indebitamento netto di Gruppo, pari a 2.579 milioni di euro, nonostante gli esborsi per l’acquisizione di Daylight Solutions e delle ulteriori 3 quote di Avio (per 168 milioni di euro), nonché dal pagamento dei dividendi (per 81 milioni). Confermata dagli azionisti anche la guidance per il 2018, con ordini che dovrebbe valere tra i 12,5 e i 13 miliardi di euro, e ricavi tra 11,5 e 12 miliardi.

GLI OBIETTIVI E LA GENERAZIONE DI CASSA

Il grande obiettivo, ribadito questa mattina da Profumo, sono i 70 miliardi di euro di ordini nel 2022. Un traguardo da raggiungere attraverso l’esecuzione di Leonardo 2.0 (già One Company), uno dei pilastri del nuovo Piano industriale spiegato dall’amministratore delegato ai soci e presentato lo scorso gennaio, che pure non era stato ben accolto dai mercati. Sull’andamento del titolo e sui due ribassi (a novembre c’era stato quello relativo alla revisione della guidance per il 2018) Profumo non ha nascosto “l’insoddisfazione” del management, rivendicando però “il coraggio” di un Piano industriale presentato con l’annuncio di un free operating cash flow (Focf) per il 2018 nella parte basse della forchetta precedentemente offerta. Tali dinamiche sul flusso di cassa sono state spiegate dall’ad con il riferimento al maxi contratto Eurofighter al Kuwait, che aveva aumentato il dato grazie ai pagamenti anticipati che ormai, in attesa della prima consegna a inizio 2020, sono terminati poiché “stiamo iniziando a costruire i velivoli”. Sulla generazione di cassa, ha aggiunto Profumo, hanno influito inoltre “gli investimenti su prodotti che a breve saranno certificati (come la nuova versione del trainer 346, ndr) che assorbono cassa per dare all’azienda la possibilità di crescita nei prossimi anni”.

I PRESUPPOSTI DEL RILANCIO

Ci sarebbero comunque i presupposti per il rilancio, sostenuti dai dati relativi al primo trimestre 2018 che il cda ha presentato la scorsa settimana e ricordato oggi in assemblea. La novità ha riguardato soprattutto gli elicotteri, che hanno spinto i ricavi in su del 3,8% (2,4 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016. Stabili gli utili (50 milioni), ma in calo gli ordini (-18,2%). Eppure, alla presentazione della trimestrale, l’aveva fatta da padrone l’annuncio di Leonardo International, la struttura deputata al riassetto delle attività esterne ai mercati domestici (Italia, Regno Unito, Polonia e Stati Uniti), in linea con il progetto della One Company. Si tratta di un’entità singola, a cui faranno capo tutte le partecipazioni del gruppo al di fuori del perimetro domestico, un solo interlocutore per tutti gli stakeholder, aziende, governi ed altri enti.

IL NUOVO COLLEGIO SINDACALE

Gli azionisti hanno inoltre provveduto alla nomina del nuovo collegio sindacale, che rimarrà in carica per il triennio 2018-2020 e, pertanto, fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2020. Sono stati nominati sindaci effettivi Riccardo Raul Bauer (presidente del Collegio), Sara Fornasiero, Francesco Perrini, Leonardo Quagliata e Daniela Savi, mentre i sindaci supplenti sono stati individuati in Marina Monassi e Luca Rossi.