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Sarà Atos il partner tecnologico di Leonardo per la realizzazione del supercomputer di Genova, primo calcolatore del genere in Italia. L’azienda di piazza Monte Grappa lo installerà in una delle sei sedi italiane dei Leonardo Labs, i nuovi laboratori dedicati alla ricerca avanzata e all’innovazione tecnologica. Tra i leader globali nella trasformazione digitale, Atos impiega 110mila dipendenti in 73 paesi, con un fatturato annuo di 12 miliardi di euro. Il gruppo è specializzato in ambito Cloud, cyber-security e High-performance computing,

“Il supercomputer che stiamo sviluppando a Genova rafforzerà significativamente le capacità sia dell’azienda sia su scala nazionale nel supercalcolo, nei big data e nei sistemi autonomi e intelligenti”, ha detto l’ad di Leonardo Alessandro Profumo. “Questo progetto contribuirà in maniera significativa al posizionamento dell’Italia fra le prime cinque nazioni al mondo per capacità di calcolo nei settori della ricerca pubblica e industriale”, ha aggiunto il manager.

Profumo è tra l’altro intervenuto oggi all’evento #Liguria2022 organizzato da The European House Ambrosetti, per parlare di digitale. “Possediamo capacità che abbiamo il dovere di diffondere e mettere a disposizione”, ha spiegato parlando di Be Tomorrow, il piano strategico presentato a febbraio che contiene “Master the new”, progetto dedicato all’innovazione e incentrato sui Leonardo Labs. Si tratta di laboratori trasversali alle divisioni, collocati in prossimità dei siti industriali della One Company e ideati per intercettare i trend delle tecnologie abilitanti. L’obiettivo è inoltre “facilitare il trasferimento tecnologico e massimizzare i benefici per i territori di riferimento, consolidando la collaborazione con le istituzioni locali”, spiega Monte Grappa.

E proprio nella sede genovese dei Leonardo Labs sarà realizzato il supercomputer. Il centro di calcolo integrato da Atos sarà uno tra i primi in Europa, e il primo in Italia, a essere dotato degli acceleratori di ultima generazione NVidia A100. Conterà su una batteria di oltre cento unità di supercalcolo, per una potenza di calcolo complessiva superiore a 5PFlops (vale a dire 5 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo), collegate da una rete ad alte prestazioni e a un sistema di archiviazione dotato delle più recenti tecnologie hardware e software, per una capacità di memorizzazione dell’ordine dei 20Pbyte (20 milioni di Gigabyte). In più, sulla base dell’accordo sottoscritto, Leonardo e Atos potranno collaborare su ulteriori progetti di ricerca legati alla computazione quantistica.

Il progetto testimonia l’attenzione dell’azienda sull’innovazione. D’altra parte, Leonardo ha di recente lanciato la selezione di reclutamento internazionale di 68 giovani talenti per i Leonardo Labs che verranno inseriti in sei specifiche aree di ricerca: intelligenza artificiale; Big data analytics; High Performance Computing; elettrificazione delle piattaforme aeronautiche; materiali e strutture, e tecnologie quantum. Oltre a Genova, saranno presenti nelle aree di Milano, Torino, Roma, Napoli e Taranto. “I nuovi laboratori – spiega Leonardo – consentiranno di alimentare un flusso continuo di talenti per assicurare flessibilità e rinnovamento, sia di capacità sia di competenze professionali, in base a un modello adottato su scala internazionale in cui giovani ricercatori esterni di provenienza internazionale, lavoreranno insieme ad esperti e ricercatori interni alle Divisioni”.