Il consiglio di amministrazione di Leonardo, riunitosi sotto la presidenza di Gianni De Gennaro, “ha verificato che permangono in capo all’amministratore delegato tutti i requisiti previsti dalla vigente disciplina, nonché la piena capacità di esercitare le prerogative connesse all’ufficio di organo delegato ed ha confermato, all’unanimità, piena fiducia all’ingegner Moretti”.
È quanto si legge nella nota ufficiale del colosso della difesa, rilasciata in riferimento alla sentenza emessa proprio oggi dal Tribunale di Lucca che, in relazione all’incidente ferroviario accaduto a Viareggio il 29 giugno 2009, ha condannato in primo grado – “e dunque in via non definitiva”, prosegue la nota – Mauro Moretti, ritenendolo responsabile di reati colposi, per il ruolo di amministratore delegato di RFI spa nel periodo 2001/2006 e quindi antecedente al fatto. “Il consiglio di amministrazione della Società (in presenza dei membri del collegio sindacale, ndr) ha inteso valutare, alla luce della normativa applicabile, gli eventuali impatti della citata sentenza sull’esercizio delle funzioni da parte dell’ingegner Moretti”.
La verifica, fa sapere il Gruppo, è stata supportata da uno specifico parere pro veritate, richiesto dal cda e reso da “primari professionisti altamente qualificati nelle materie del diritto civile, penale e internazionale”. La relazione degli esperti ha evidenziato che la normativa “non determina la decadenza dalla carica di amministratore delegato di Leonardo” e che la sentenza non incide “sulla capacità operativa della societa”. Non vengono meno, secondo l’Executive Summary degli esperti, i requisiti di onorabilità previsti dal testo unico sull’intermediazione finanziaria (Tuf). Si verifica inoltre che i reati ascritti non risultano compresi nell’articolo 80 del codice degli appalti e che ”la condanna riguarda reati non rilevanti ai fini dell’abilitazione alla sicurezza”.