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Cultura etica, rispetto della normativa e trasparenza (in una parola, compliance) corrono sullo stesso binario dell’aerospazio e difesa. È quanto emerso dalla prima giornata del “Compliance Council” di Leonardo, il campione italiano del comparto, un evento annuale giunto ormai alla sua terza edizione, profondamente rivista rispetto a quelle precedenti. Ieri, ad aprire i lavori è intervenuto il top management aziendale, con il presidente Gianni De Gennaro e l’amministratore delegato Alessandro Profumo.

LE PAROLE DI DE GENNARO…

Nel suo intervento, De Gennaro ha ripercorso le principali attività poste in essere dalla società per rafforzare il sistema di compliance, dall’adozione del Codice anticorruzione alla costituzione di un Organo di coordinamento e consultazione per la prevenzione della corruzione. “Leonardo – ha detto – persegue con convinzione e a tutti i livelli di responsabilità una politica di tolleranza zero non solo alla corruzione, ma verso qualunque comportamento illecito, illegittimo o che comunque si ponga in contrasto con i valori che Leonardo pone alla base della propria attività imprenditoriale. E questo non è negoziabile”.

…E QUELLE DI PROFUMO

L’ad Profumo ha invece ricordato che operare con integrità e trasparenza significa essere partner affidabili nel lungo termine nei confronti di tutti gli stakeholder, preservando così il valore creato nel tempo. In tal senso, il manager ha  sottolineato l’importanza dell’attuazione del “New Leadership Leonardo Model”, modello che identifica nell’integrità del business un approccio trasversale da parte di tutte le risorse di Leonardo. “I riconoscimenti ottenuti ci incoraggiano a proseguire il nostro impegno in tema di compliance. In linea con le azioni del Piano Industriale 2018-2022 – ha detto Profumo – dobbiamo continuare ad incoraggiare una cultura condivisa di integrità e trasparenza e proseguire nel percorso intrapreso verso una compliance integrata”.

I LAVORI DEL COUNCIL

Oltre a loro, alla giornata di apertura dei lavori sono intervenuti i manager delle controllate, ma anche esperti nazionali ed esteri e autorevoli rappresentanti delle autorità italiane di controllo. Le attività del Compliance Council proseguono oggi, con una sessione interamente dedicata alle società controllate (italiane ed estere) del Gruppo, inclusi numerosi approfondimenti sulle singole normative internazionali di riferimento. Nei giorni a seguire, invece, le attività del Council si sposteranno da Roma alle principali sedi italiane delle Divisioni di Leonardo, per un confronto con le singole realtà operative, in un’ottica di costante sviluppo della compliance integrata. “L’evento, che complessivamente vedrà coinvolti circa 550 dipendenti – spiega l’azienda in una nota – è l’occasione per una nuova e puntuale verifica del modello di compliance di Leonardo, sia sotto il profilo giuridico sia delle best practice internazionali, al fine di valutare la reale effettività dei controlli, oltre che per testare il livello di integrazione tra la compliance e le diverse funzioni aziendali”.

I TRAGUARDI RAGGIUNTI

Durante la prima giornata di lavori sono stati sottolineati i traguardi raggiunti da Leonardo a un anno di distanza dalla precedente edizione del Council. Particolare risalto è stato dato al conseguimento da parte della società – prima azienda nella top ten mondiale dell’aerospazio, difesa e sicurezza – della certificazione relativa ai “Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione” (UNI ISO 37001:2016). Di particolare interesse, inoltre, l’analisi dei risultati conseguiti dalla società grazie all’ottenimento, lo scorso anno, della “Certificazione Doganale AEOF” (Authorized Economic Operator – Full) in termini di competitività, di riduzione dei costi e di timesaving. Da ultimo, sono stati anche illustrati i prossimi obiettivi per promuovere l’impegno di Leonardo in termini di Compliance e per rendere la società sempre più responsabile nella conduzione del proprio business.