Diagnostica Leonardo per Iter, il reattore del futuro

Di Airpress online

Leonardo, attraverso la sua società controllata Vitrociset, si è aggiudicata la gara indetta da Iter Organization per lo sviluppo delle infrastrutture diagnostiche del reattore e i relativi servizi di ingegneria. Il progetto Iter, uno dei più ambiziosi del mondo nel campo dell’energia, è il programma che prevede la costruzione del più grande Tokamak mai progettato, una macchina che dovrà dimostrare che la fusione, la stessa energia che dà vita al sole e alle stelle, può essere utilizzata per la produzione di energia su larga scala.

PROGETTO ITER

Attualmente 35 Paesi di tutto il mondo collaborano al progetto, che vedrà la costruzione del gigantesco Tokamak, una macchina di forma toroidale (a ciambella) in cui un gas caldo e rarefatto nello stato di plasma viene in un campo magnetico e che, nelle opportune condizioni, crea al suo interno le condizioni per una fusione termonucleare controllata, allo scopo di estrarne l’energia termica prodotta e produrre energia elettrica. risultati del programma scientifico di Iter saranno decisivi per aprire la strada alle centrali a fusione del futuro. A oggi il programma ha ricevuto finanziamenti per oltre 20 miliardi di euro e l‘obiettivo primario è l’accensione del cosiddetto primo plasma nel 2025.

IL CONTRIBUTO DI LEONARDO

La collaborazione di Leonardo, tramite Vitrociset, con la divisione Diagnostic di Iter sono partite già nel 2016, con la firma di un accordo quadro che ha visto l’azienda essere leader del consorzio costituito dai principali centri di ricerca italiani, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea). Nel 2018 Vitrociset è stata inoltre selezionata dai principali gruppi industriali nel settore dei sistemi di controllo e robotica per fornire il “remote handling supervisory control system” per il reattore Iter: l’azienda si è così impegnata nella progettazione, sviluppo, integrazione e messa in servizio del sistema dedicato all’interfaccia di tutte le apparecchiature robotizzate destinate agli interventi di manutenzione dell’impianto, al fine di assicurare la comunicazione in tempo reale con il sistema di controllo centrale.

IL NUOVO CONTRATTO

Il contratto odierno prevede attività fino al 2026. Queste saranno svolte da personale Vitrociset, grazie a un team internazionale che conta oggi oltre 20 persone, fisici e ingegneri, e che crescerà ulteriormente. La squadra di lavoro sulle diagnostiche si affianca al personale Vitrociset, impegnato nei sistemi di controllo, sia presso Iter, sia presso l’agenzia europea di supporto allo sviluppo del programma, Fusion For Energy (F4E). L’aggiudicazione di questa gara consente a Vitrociset di crescere e consolidare la sua presenza nel mondo Big Science, oggi di importanza strategica. L’azienda continuerà in questo modo a supportare le attività per l’accensione del primo plasma, che rappresenta una sfida mondiale per realizzare un nuovo impianto di produzione di energia, basato su fonti rinnovabili, in grado di garantire sicurezza e affidabilità.