Sviluppo internazionale e gestione della complessità aziendale. Per queste ragioni il governo Gentiloni ha scelto Alessandro Profumo per guidare Leonardo-Finmeccanica dopo la gestione di Mauro Moretti. Lo ha spiegato lo stesso ministro dell’Economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, intervenuto al question time di ieri alla Camera, rispondendo all’interrogazione di Forza Italia che chiedeva chiarimenti sui criteri di nomina per le partecipate dello Stato. I nominativi per il rinnovo degli organi societari, “sono stati individuati secondo una procedura di selezione svolta con il supporto di primarie società di consulenza”, ha spiegato il ministro. Essa è avvenuta “sulla base di criteri di professionalità e secondo prassi di uso comune di mercato, in linea con quanto disposto da una specifica direttiva”, ha aggiunto.
Per Leonardo, di cui il Tesoro detiene il 30,20%, la scelta di Alessandro Profumo è stata presa“in considerazione della peculiarità del settore e della mancanza di aziende simili in Italia, nonché della natura internazionale delle attività”. Il governo ha così designato l’ex banchiere, già ad di Unicredit e presidente di MPS, poiché ha “ritenuto opportuno privilegiare l’esperienza nello sviluppo internazionale e la capacità di gestire situazioni di forte complessità aziendale”. D’altronde, anche le prime dichiarazioni di Profumo avevano riguardato la propensione estera del Gruppo. “È stato fatto un eccellente lavoro in precedenza, continueremo in questa direzione, accelerando lo sviluppo internazionale”, aveva detto. Durante l’interrogazione parlamentare, Padoan non ha fatto comunque riferimento né alle ragioni per la mancata conferma di Moretti, né al rinvio a giudizio per usura bancaria rivolto a Profumo di cui si è appresa notizia ieri.
Per Enav, di cui il Mef controlla il 53,37%, “a seguito del processo di privatizzazione si è reso necessario ridefinire in qualche modo la composizione del cda”, ha detto Padoan. Per l’ad Roberta Neri è arrivata puntuale la conferma, inevitabile dopo anni di crescita costante (nel 2016 l’utile netto ha raggiunto i 76,3 milioni di euro) e di apertura ai mercati internazionali. Per la presidenza invece la scelta è ricaduta sull’importante figura manageriale dell’ex ad di Meridiana Roberto Scaramella, che nell’ultimo anno ha portato l’azienda ALA ad affermarsi quale gruppo internazionale con un fatturato in crescita del 16% nel 2016. Per la Società nazionale di assistenza al volo, ha spiegato ancora Padoan, “si è ritenuto opportuno, anche al fine di rispettare gli impegni assunti con il mercato in sede di Ipo, garantire continuità nel management arricchendo comunque il consiglio con professionisti di comprovata esperienza di settore”. Il cda designato dal governo che sarà sottoposto al giudizio dell’assemblea di fine aprile, oltre a presidente e ad, vede le conferme di Maria Teresa Di Matteo, Nicola Maione e Mario Vinzia, e l’ingresso dell’amministratore unico di Aeroporti di Puglia e presidente del distretto aerospaziale pugliese Giuseppe Acierno.