Leonardo al Fidae per la crescita sostenibile in America Latina

Di Redazione Airpress

Si prepara a partire l’edizione 2018 del Fidae Air Show, che aprirà i battenti a Santiago del Cile il prossimo 3 aprile. L’appuntamento biennale, considerato il più importante dell’America latina per il settore della difesa e dell’aerospazio, riunirà i maggiori produttori mondiali e i rappresentanti, civili e militari, per otto giorni dedicati al comparto, dall’aviazione civile alla difesa, passando per le tecnologie spaziali e i sistemi aeroportuali. Non mancherà il campione italiano Leonardo, pronto a cogliere nuove opportunità di business nella regione portando con sé “una gamma di prodotti in grado di soddisfare le esigenze delle forze armate del Cile e di altre nazioni della regione, così come i requisiti di operatori civili di elicotteri”.

Presso lo Stand B44, l’azienda di piazza Monte Grappa presenterà vari modelli di elicottero tra cui il trimotore medio-pesante AW101 e il monomotore AW119Kx. Un bimotore intermedio AW139 dei Carabineros de Chile, allestito per compiti di ordine pubblico, sarà in mostra statica. “Leonardo vanta una solida presenza nella regione nel campo dell’ala rotante con oltre 20 elicotteri in servizio in Cile appartenenti ai modelli AW119, AW109, AW139 e W-3A Sokol e oltre 400 esemplari utilizzati per compiti civili e militari”, ricorda l’azienda in una nota. Gli elicotteri di Leonardo vengono difatti impiegati per un’ampia gamma di applicazioni operative quali ruoli navali, ordine pubblico e sicurezza nazionale, eliambulanza, ricerca e soccorso, antincendio, protezione civile, utility, trasporto corporate e governativo, e trasporto offshore.

Alla ventesima edizione del Fidae ci saranno però anche due velivoli C-27J dell’Aeronautica militare peruviana, aereo scelto “grazie alla sua capacità di operare in modo sicuro ed efficiente a quote elevate, su piste non preparate sulle Ande e sui campi volo del territorio”. Il C-27J può infatti svolgere in modo efficiente e con costi sostenibili attività di supporto umanitario consentendo alle Forze armate di trasportare rapidamente generi di prima necessità, materiali e veicoli per le emergenze in ogni condizione meteo, di giorno e di notte, verso qualsiasi destinazione geografica (dalle Ande all’Antartico fino alle isole cilene nel Pacifico) e con i più elevati standard di sicurezza per l’equipaggio e i passeggeri.

L’azienda italiana può d’altronde vantare presenza in America latina che risale agli anni 30 e che è particolarmente forte nel capo dei velivoli da addestramento fin dagli anni ’60. Tutti i Paesi sudamericani hanno infatti impiegato addestratori o cacciabombardieri Siai-Marchetti o Aermacchi (oggi Leonardo), spesso utilizzati con grande successo in operazioni di difesa e sicurezza. Ancora oggi, gli addestratori di Leonardo rappresentano una soluzione moderna per soddisfare diversi requisiti nella regione. Il nuovo M-345 e la nuova versione Fighter Attack dell’M-346 rispondono appieno alle aspettative di molte delle forze aeree dell’America latina, grazie al ridotto costo di acquisizione e operativo rispetto ad altri addestratori basici e avanzati oppure a velivoli dedicati a compiti di polizia e controllo aereo in considerazione delle loro elevate prestazioni.

Ma la compagnia oggi guidata da Alessandro Profumo ha contribuito anche a rafforzare la sicurezza del Cile fornendo alle Forze armate sistemi elettronici e sensori allo stato dell’arte ed è presente da diversi decenni nel Paese nel campo delle comunicazioni terrestri. Al fine di soddisfare le esigenze dei moderni contesti “netcentrici” e migliorare l’efficacia delle operazioni congiunte, Leonardo ha sviluppato per soldati e veicoli il nuovo sistema di comunicazioni SDR (Software Defined Radio) che sarà esposto al Fidae insieme alla camera portatile ad infrarosso.

“La conoscenza e l’esperienza acquisita nel settore dei sistemi elettronici, per la difesa e la sicurezza – si legge sulla nota – fa di Leonardo un leader globale con soluzioni come l’Uav Falco Evo, un velivolo a controllo remoto per operazioni a quote intermedie e con grande autonomia, il nuovo sistema IFF (Identification Friend or Foe) per l’identificazione amico-nemico nello standard Mode 5 che sostituirà il Mode 4 in ambito Nato entro il 2020 e il nuovo sistema di contromisure Miysis Directed InfraRed Counter Measure (DIRCM) in grado di proteggere i velivoli contro la minaccia rappresentata da missili a guida all’infrarosso”.