Leonardo e la sua controllata Leonardo US Holding hanno annunciato oggi i risultati iniziali delle offerte pubbliche di acquisto sulle obbligazioni denominate in dollari con scadenza 2039 e 2040. “Il successo dell’operazione (che ha un valore attuale netto di circa 195 milioni di dollari, ndr) conferma l’interesse del mercato per Leonardo”, fa sapere il Gruppo.
In particolare, si tratta delle obbligazioni “7.375% Guaranteed Notes due 2039” in circolazione e “6.250% Guaranteed Notes due 2040” in circolazione emesse dalla US Holding e garantite da Leonardo. I termini e le condizioni delle offerte sono descritti nel documento di offerta pubblica di acquisto che il Gruppo ha reso noto alcune settimane fa.
“Secondo le informazioni fornite da D.F. King & Co., Inc., l’Information e Tender Agent delle Offerte, obbligazioni per un valore nominale complessivo di 511.417.000 dollari sono state validamente portate in adesione prima o non oltre il Termine Anticipato dell’Offerta e non sono state ritirate”, si legge nella nota di Leonardo. “L’importo comprende un importo nominale complessivo delle Obbligazioni 2039 pari a 182.015.000 dollari e un importo nominale complessivo delle Obbligazioni 2040 pari a $329.402.000”. Leonardo US Holding ha modificato i termini delle offerte per aumentare l’ammontare massimo nominale complessivo di obbligazioni dell’offerta che sta offrendo di acquistare, da 200 milioni di dollari a 300. “Poiché è stato superato il Tetto Massimo dell’Offerta – spiega il Gruppo -, come modificato, entrambe le Serie di obbligazioni saranno ridotte proporzionalmente su base paritaria come descritto nell’Offerta di Acquisto e, pertanto, sarà accettato un importo nominale complessivo di 106.126.000 dollari per le Obbligazioni 2039 e un importo nominale complessivo di $193.874.000 per le Obbligazioni 2040”.
“Leonardo, in linea con la propria strategia finanziaria disciplinata e al fine di ottimizzare la struttura del capitale della controllata americana, ha colto il momento di mercato particolarmente favorevole per ridurre ulteriormente il livello del debito e conseguentemente gli oneri finanziari da pagare sul debito residuo negli anni a venire”.