Il contratto da 7,95 miliardi di euro siglato ad aprile con il Kuwait per la fornitura di 28 Eurofighter fa schizzare i dati relativi ai risultati di Leonardo-Finmeccanica nei primi nove mesi del 2016. Il consiglio di amministrazione del colosso industriale della Difesa, riunitosi sotto la presidenza di Gianni De Gennaro, ha infatti approvato all’unanimità i risultati al 30 settembre 2016. Il portafoglio ordini risulta pari a 34.589 milioni di euro, il 23% in più rispetto a settembre 2015, permettendo di garantire una copertura di circa due anni e mezzo di produzione equivalente. Gli ordini si attestano sui 15.504 milioni di euro, un aumento del 99% rispetto all’anno precedente soprattutto per effetto della maxi-commessa dal Kuwait. I ricavi scendono invece del 10,7%, attestandosi a 8.034 milioni di euro “per effetto della riduzione dei ricavi nel settore elicotteri – fa sapere la società – dovuta alle difficoltà del mercato civile causate dal perdurare della crisi dell’Oil&Gas, delle variazioni di perimetro in particolar modo relative a DRS e FATA (circa 200 milioni) e dell’impatto negativo del tasso di cambio sterlina/euro (circa 200 milioni)”. L’Ebitda è risultato positivo per 1.193 milioni di euro, in crescita del 1,6% rispetto ai 1.174 milioni dei primi nove mesi del 2015. Si è riscontrato così un risultato netto ordinario positivo per 343 milioni di euro, in crescita del 129% rispetto ai 150 milioni positivi dello stesso periodo dell’anno scorso. Ne consegue un indebitamento netto di Gruppo in calo del 27%, pari a 3.890 milioni di euro, nonostante l’effetto sfavorevole del tasso di cambio stimato intorno ai 180 milioni.
Sono risultati che Leonardo giudica di “particolare rilievo”, soprattutto perché registrati nonostante le difficoltà in alcuni mercati di riferimento, tra cui quello civile degli elicotteri, e nonostante un cambio significativamente negativo per effetto del referendum sulla Brexit. Risultati che permettono alla società il rispetto dell’obiettivo di crescita della redditività posto alla base del Piano Industriale, perseguito attraverso “un progressivo riposizionamento del Gruppo”, si legge nella nota di Leonardo. Proprio in considerazione di questi risultati e delle aspettative per il successivo trimestre, “si confermano le previsioni per l’intero anno, così come aggiornate a seguito dell’acquisizione del contratto Efa Kuwait, riportate nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016″.
Se si guarda all’andamento dei singoli settori in cui opera il Gruppo, si nota soprattutto il perdurare della critica situazione del comparto elicotteristico. Gli ordini nel settore scendono del 46,6% e i ricavi del 20,1%. Delle difficoltà commerciali risentono in particolare le produzioni di AW189 e AW139, in un momento peraltro caratterizzato dalle fasi di avvio delle produzioni del nuovo velivolo AW169. Il settore Elettronica, difesa e sistemi di sicurezza registra un aumento dell’11,6% negli ordini nonostante una riduzione del 5,9% nei ricavi. La società ha riscontrato per il settore “una buona performance commerciale e un sensibile miglioramento della redditività (Ebitda a +5,5%)”. Vero traino della crescita degli ordini è stato però il settore aeronautico, con una aumento negli ordini del 677,6% nonostante la riduzione del 3,7% nei ricavi. Su di esso pesa, come già notato, il contratto con il Kuwait. Eppure, anche escludendo l’apporto della maxi-commessa, l’andamento commerciale del settore risulta migliore dell’anno precedente tanto per il comparto civile quanto per quello militare. “A fronte di ridotti volumi, per effetto delle minori forniture esterne “passanti” e alcuni rallentamenti di attività nel programma B787, si registra un sensibile aumento della redditività (Ebitda a +14,5%) riconducibile al miglioramento della performance industriale della Divisione aerostrutture, della redditività dei velivoli addestratori e C27J, nonché al maggior risultato del consorzio GIE-ATR, che hanno più che compensato il minor contributo dei velivoli da difesa”. Infine, per il settore spaziale, i risultati sembrano confermare l’ottimo andamento del segmento manifatturiero e la crescita dei volumi di produzione sui programmi per telecomunicazioni e osservazione della terra. Proprio nel settore spaziale, tra l’altro, Leonardo sembra aver riposto particolare fiducia. Lo scorso 20 ottobre, è stata annunciata l’operazione di incremento della partecipazione in Avio, dall’attuale 14% a circa il 28 % per un esborso totale previsto di circa 43 milioni di euro.