L’Eurofighter fa volare Leonardo, portafoglio a 35 miliardi

Di Michela Della Maggesa

Il primo semestre  di Leonardo Finmeccanica vede ordini per 12.867 milioni di euro, in salita del 132% rispetto al primo semestre 2015. Alla crescita ha contribuito  il contratto firmato ad aprile per la fornitura al Kuwait di 28 caccia Eurofighter – il più grande mai ricevuto dalla società –  per 7,95 miliardi di euro. Il portafoglio ordini vale al 30 giugno 34.996 milioni di euro (+19%) ed è caratterizzato da una crescente solidità per effetto della “rigorosa selezione dei contratti acquisiti, mettendo fine all’acquisizione di contratti strutturalmente in perdita che in parte ancora frenano il pieno potenziale di crescita della redditività del Gruppo”. La copertura assicurata dal portafoglio ordini risulta pari a circa due anni e mezzo di produzione equivalente. Il risultato netto ordinario è positivo per 200 milioni di euro, in crescita del 120%, mentre l’EBITDA si attesta a 786 milioni di euro (+7% sul primo semestre 2015), l’EBITA a 472 milioni di euro (+5%) e l’EBIT a 399 milioni di euro (+14%). In miglioramento di 757 milioni l’indebitamento netto, pari a 4,233 milioni di euro. In calo di circa il 9% i ricavi, pari a 5,413 milioni, specie per effetto del segmento elicotteristico.

Il primo semestre conferma per la società guidata da Mauro Moretti il “successo  delle  azioni  di efficientamento messe in atto dal lancio del Piano industriale, in particolare sui processi produttivi ed industriali in aree di business che in passato hanno sofferto. Tali azioni, si legge nella nota emessa a fine cda, “hanno determinato un progressivo riposizionamento del gruppo tale da garantire il superamento degli obiettivi”, pur persistendo difficoltà in alcuni mercati di riferimento, come quello elicotteristico civile colpito dalla crisi dell’Oil and Gas.  Sulla base dell’andamento registrato a giugno e della revisione delle stime sui risultati dei prossimi sei mesi, il Gruppo prevede di conseguire un livello di EBITA nella parte alta dell’outlook, confermando il trend  di  miglioramento  della  performance  operativa  e  i  crescenti  benefici  delle  iniziative  di efficientamento.  Il Gruppo fa sapere inoltre di non prevedere effetti significativi, nel breve termine, derivanti dal processo di uscita della Gran Bretagna dalla Ue. Tuttavia si segnala che Leonardo-Finmeccanica “è esposta al rischio di traduzione delle proprie attività denominate in valuta. Pertanto, l’eventuale indebolimento del GBP verso l’euro rispetto  ai  valori  ipotizzati  in  sede  di  determinazione  delle  guidance  per  l’esercizio  in  corso comporterebbe variazioni negative”.

Il settore in maggior sofferenza rimane, come detto, quello elicotteristico e l’andamento del primo semestre continua ad essere condizionato da difficoltà commerciali, di cui risentono in particolare le produzioni di AW189 e AW139, in un momento peraltro caratterizzato dalle fasi di avvio delle produzioni dell’AW169, ed evidenzia pertanto una flessione di ordini. In ambito aeronautico, il primo semestre 2016 è stato caratterizzato, oltre che dall’acquisizione dell’ordine per la fornitura gov-to-gov al Kuwait di 28 Typhoon, dalla consegna di 60 sezioni di fusoliera e 43 stabilizzatori per il programma B787 (nel primo semestre 2015 sono state  62 e 37) e 47 fusoliere ATR (40 nel primo semestre 2015). Per quanto riguarda  le produzioni M-346 sono stati consegnati gli ultimi 6 (di 30) velivoli ad Israele ed è stato ultimato il primo (di 8) alla Polonia, sul quale sono in corso le prove in volo per la certificazione di alcuni sistemi scelti dalla Forza Aerea polacca. Nel primo semestre 2015 erano stati consegnati 8 addestratori ad AM e Israele. I volumi di attività risultano in lieve flessione rispetto al primo semestre 2015 per effetto delle previste minori forniture esterne “passanti” sul programma B787 nella divisione Aerostrutture, mentre per la Divisione Velivoli l’incremento delle produzioni per i programmi M-346 e F-35 ha compensato la flessione dei ricavi per i velivoli EFA e C27J. L’incremento dell’EBITA è riconducibile al miglioramento della performance  della  divisione, nonché  al  maggior  risultato  del contributo dei velivoli da difesa.

Per quanto riguarda lo spazio, il periodo è stato caratterizzato dal buon andamento della parte manifatturiera. In crescita i volumi di attività sui programmi per telecomunicazioni, ma soprattutto osservazione della terra, in particolare per clienti istituzionali, e un miglioramento della redditività industriale rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. Ciò ha consentito anche di compensare il minore risultato delle attività di fornitura di servizi satellitari, che hanno registrato una flessione dei ricavi associata al lancio del satellite Athena Fidus avvenuto nel 2015. Il primo semestre dell’anno è stato caratterizzato da una performance commerciale in lieve flessione per l’elettronica per la difesa, per effetto dello slittamento al secondo semestre di alcuni ordini unitamente ad importanti acquisizioni che avevano interessato il primo semestre 2015, nonché della revisione del perimetro di business di DRS concretizzatasi alla fine dello scorso anno. Tra le principali acquisizioni si citano il contratto per la fornitura di un sistema per la sorveglianza e la protezione dello spazio aereo alle Forze Armate del Qatar nella Divisione Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale e, per DRS, il contratto JAB – Joint Assault Bridge – per lo sviluppo di un ponte mobile per l’esercito statunitense volto a migliorare l’impiego delle truppe sul campo.