l’Eurofighter in valutazione in Svizzera

Di Michela Della Maggesa

E’ cominciato in Svizzera il secondo round di valutazioni operative nell’ambito del programma Neues Kampfflugzeug (NKF), parte del più ampio progetto di ammodernamento delle capacità di difesa aerea del Paese “Air2030”, mirato all’acquisizione di un nuovo caccia.

In particolare, il programma NKF servirà a rimpiazzare i caccia Northrop F-5E/F Tiger e i Boeing F/A-18C/D Hornet della forza aerea svizzera. La competizione è una “riedizione” della precedente gara, poi bocciata da un referendum nel 2014, alla fine della quale era uscito vincitore il velivolo Gripen E della svedese Saab. Dopo il no dell’elettorato al caccia svedese, il Parlamento elvetico ha deciso il prolungamento della durata della flotta di F/A-18 da 5.000 a 6.000 ore per ogni aereo, al fine di coprire l’attività di difesa aerea fino al 2030.

A competere, i cinque contendenti che a gennaio hanno presentato le loro offerte: Airbus con l’Eurofighter (al cui programma partecipa anche l’Italia con Leonardo) Boeing con l’F/A-18E/F Super Hornet, Dassault con il caccia Rafale, Lockheed Martin con l’F-35 in versione convenzionale e ovviamente Saab, con il Gripen E. “Non sarà preferito il caccia migliore in assoluto, ma il più adatto alle caratteristiche elvetiche”. Ha detto Christian Catrina di Armasuisse in conferenza stampa.

Personale di Armasuisse (l’Agenzia che si occupa del procurement) ha già effettuato valutazioni tecniche presso i costruttori ed ora procederà alla valutazione di ciascun caccia sulla base di Payerne con otto sortite identiche per ogni velivolo, inclusa una notturna.  “Questo è l’unico modo per assicurare a tutti i candidati le stesse condizioni” ha dichiarato Bernhard Berset, sub-project leaderper  Armasuisse NKF testing, al sito web DDPS. “Ad esempio – ha aggiunto – garantisce la stessa presentazione del target o l’uso di sensori nello stesso contesto operativo. Inoltre assicura che i nuovi sistemi lavoreranno in armonia con sistemi ed infrastrutture esistenti. Tutti i candidati infatti devono completare lo stesso programma di prove”.

La valutazione operativa dei caccia – riporta la stampa – si concluderà a giugno e sarà condotta in ordine alfabetico. A debuttare è stato il caccia europeo Eurofighter, che sarà impegnato nei collaudi fino al 21 di aprile. Alle prove dei biposto come l’EFA parteciperanno anche piloti collaudautori dell’Aeronautica svizzera e di Armasuisse, unitamente agli sperimentatori dei vari costruttori.

Alla prima prova Airbus, che in Svizzera ha la responsabilità della campagna, ha utilizzato due Typhoon, un monoposto e un biposto, del 41° Test and Evaluation Squadron della RAF, che rappresentano la configurazione attualmente più avanzata del caccia.  La Svizzera non ha ancora stabilito il suo fabbisogno preciso, si parla di 40 aerei al massimo, e pensa di arrivare ad un contratto vero e proprio dopo il via libera parlamentare, atteso attorno al 2022. Secondo il quotidiano tedesco Die Welt, la Svizzera intende investire nel programma Air2030 fino a 7 miliardi di euro. Nella valutazione finale si terrà conto di vari fattori, come il costo d’acquisizione e le prospettive di utilizzo per un periodo di 30 anni. La decisione spetta al Consiglio federale.