L'Italia festeggia ancora una volta con il Vega

Di Michela Della Maggesa

Altro successo per il Vega. Il lanciatore progettato e realizzato in Italia dalla Elv (70% Avio, 30% Asi), il 30 aprile scorso, ha effettuato la sua terza missione. “Con questo nuovo lancio, l’Italia attesta ancora una volta il proprio ruolo di protagonista nel ristrettissimo numero di Paesi al mondo in grado di realizzare un vettore spaziale completo ed Avio – già leader europeo per la propulsione spaziale a solido – riconferma il suo ruolo di sistemista di primo livello a livello mondiale”, ha commentato dopo il lancio Pier Giuliano Lasagni, amministratore delegato di Avio. “Ci auguriamo che la grande passione che ci ha guidato in questi anni possa trovare positiva risposta nell’adesione da parte dell’Italia alla seconda fase del programma di sviluppo e qualifica di Ariane 6 nel corso della Conferenza per lo Spazio dei Ministri dei Paesi membri dell’Esa, che si terrà a dicembre di quest’anno”, ha aggiunto Lasagni.
Vega è il lanciatore di ultima generazione studiato per trasferire in orbita bassa (a circa 700 km dalla terra) satelliti per uso istituzionale e scientifico, per l’osservazione della Terra ed il monitoraggio dell’ambiente. Realizzato per il 65% nello stabilimento Avio di Colleferro, il lanciatore è in grado di mettere in orbita – nell’attuale configurazione – satelliti di massa fino a 1500 kg e completa la famiglia dei lanciatori europei. Con l’ultimo lancio, Veega ha messo in orbita, per conto del Governo della Repubblica del Kazakhistan, il satellite DZZ-HR. Del peso di 900 kg, il satellite è stato collocato con estrema precisione in un’orbita elio-sincrona, a 750 km di altezza e fornirà immagini pancromatiche ed altre rilevazioni multi-spettrali ad alta risoluzione per un vasto campo di applicazioni, che includono rilievi catastali, controllo delle risorse naturali, monitoraggio ambientale e sicurezza nazionale.
“È un momento di grande soddisfazione e orgoglio, che premia ancora una volta lo sforzo e l’impegno di tutto il team di Avio, di ElV e dei nostri partner, che hanno reso questi risultati possibili grazie al loro entusiasmo e alle loro competenze”, ha spiegato Lasagni. In particolare “con questa missione, raccogliamo il frutto di 10 anni di lavoro sullo sviluppo del lanciatore, il primo realizzato interamente in fibra di carbonio”. Il primo stadio del Vega – caricato con 88 tonnellate di propellente – è il motore monolitico in fibra di carbonio più grande al mondo. La tecnologia del carbon filament winding è per Avio il punto di forza per le prossime configurazioni del lanciatore e per il futuro Ariane 6, successore dell’Ariane 5. Punti di forza commerciali del lanciatore europeo, che ha completato la famiglia Esa, sono la “flessibilità nelle missioni ed i costi contenuti, che rendono lo spazio accessibile anche a Pmi, Università e Centri di Ricerca”, come ha spiegato Pierluigi Pirrelli, amministratore delegato di ELV, prime contractor e società coordinatrice delle attività di progettazione e realizzazione del lanciatore, che coinvolgono 40 aziende in 7 Paesi europei con la collaborazione di istituzioni ed università.