Lockheed Martin e MBDA vicine all’accordo per il MEADS alla Germania

Di Redazione Airpress

Dopo due anni di attesa potrebbe essere firmato entro la fine dell’anno l’accordo per la fornitura del sistema di difesa aerea MEADS alla Germania. Ad annunciarlo è stato Frank St. John, vice presidente esecutivo per Mission and fire control business di Lockheed Martin, il colosso americano che realizza il sistema con MBDA, campione missilistico europeo di cui l’italiana Leonardo possiede il 25%.

LE PAROLE DI ST. JOHN

Intervistato da DefenseNews durante il media day annuale dell’azienda ad Arlington, in Virginia, St. John si è detto fiducioso sulla chiusura del contratto che in Germania è conosciuto con l’acronimo TLVS. “Passeremo per quello che spero sia un breve processo negoziale, visti i mesi che abbiamo passato lavorandoci in anticipo”, ha detto. Poi, “entro la fine dell’anno o poco dopo (queste cose non succedono mai quando si desidera) saremo sotto contratto e inizieremo lo sviluppo”, ha aggiunto il manager.

IL SISTEMA

Il MEADS (Medium Extended Air Defence System) è il sistema di difesa aerea terrestre mobile, pensato per la protezione a 360 gradi delle truppe durante le missioni fuori area, ma anche per la difesa del territorio Nato nonché per fornire supporto in caso di conflitti internazionali. Il programma è sviluppato congiuntamente da Stati Uniti, Italia e Germania presenti rispettivamente con Lockheed Martin, MBDA Germania e MBDA Italia.

DAI RITARDI ALLA CHIUSURA DEL CONTRATTO

Per la Germania, la proposta completa di Lockheed Martin e MBDA era stata presentata nell’ultima parte del 2016, con la speranza di riuscire a ottenere un contratto nei primi mesi del 2017. La timeline è però scivolata di quasi due anni a causa dell’evoluzione politica tedesca, ma anche per via delle complesse procedure di procurement di Berlino. Inizialmente, il MEADS era stato pensato dagli Stati Uniti per sostituire il sistema di difesa aerea Patriot salvo i successivi ripensamenti. Nonostante ciò, gli Usa hanno comunque portato avanti la fase di proof-of-concept che, al costo di circa 4 miliardi di dollari e conclusasi con il successo dei test di intercettazione nel 2012, ha aperto la porta alla vendita del sistema sul mercato europeo. Al salone ILA di Berlino, nel giungo del 2016, il sistema destinato alla Germania aveva fatto il suo debutto. Ora, dopo due anni, Lockheed Martin si attende che il governo tedesco apra una richiesta di proposte entro la fine di marzo. Per DefenseNews si tratta di “una formalità dato che solo Lockheed Martin e il partner MBDA presenteranno una proposta” che è di per sé molto complessa. Come ricorda il sito specializzato, già nel 2016 il team registrò una certa difficoltà consegnando la proposal con qualche mese di ritardo rispetto al previsto.

I RITARDI E LA COMPETIZIONE CON RAYTHEON

Secondo St. John, i due anni di attesa sono imputabili a una serie di fattori, tra cui proprio la complessità delle procedure di procurement tedesche. “È una scelta”, ha detto il manager, “vogliono assicurarsi di ottenere esattamente quello che desiderano e di farlo esattamente al giusto valore”. Sulla sostanza poi, la Germania chiedeva l’integrazione dei missili tedeschi IRIS-T e, soprattutto, che MBDA e Lockheed Martin realizzassero una joint venture. “È stato molto importante per il governo tedesco che Lockheed Martin e MBDA fossero cooperativi in prima linea nel rispondere a questo requisito, e ora – ha concluso St. John – siamo a pochi giorni dall’avere tale struttura di joint-venture”.

Con la formalizzazione del contratto MEADS, Lockheed Martin potrebbe assestare un colpo significativo nella competizione in atto con Raytheon per la fornitura dei sistemi di difesa aerea in Europa. Con lo stallo del MEADS, Raytheon aveva difatti proposta al Paese un aggiornamento del suo sistema Patriot, ora superato dalla proposta del colosso americano e della joint venture europea.

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