L’Air Force americana punta alla collaborazione con il settore privato per realizzare reti più sicure per mettere in sicurezza i sistemi informatici delle armi nucleari del Paese. Gli ingegneri dell’Air Force, si legge sul National Interest, ritengono che lo stato di protezione delle reti informatiche sia ottimale, ma che al contempo vi sia la necessità di ampliarne il campo di applicazione, ponendo maggiore attenzione alla dimensione IT delle apparecchiature di comando e di controllo dell’arsenale nucleare.
“L’Information technology che riguarda i sistemi d’arma deve essere sicura e aggiornata da un punto di vista cyber” ha detto Peter Kim, chief information security officer dell’Aeronautica Usa, durante un’intervista per Scout Warrior. La necessità di aggiornare i sistemi informatici delle armi nucleari è stata ulteriormente sottolineata in uno studio preannunciato dallo Scientific Advisory Board dell’Air Force e ripreso sempre dal National Interest, che dovrebbe essere rilasciato nel 2017. “L’odierna dipendenza dai sistemi informatici non era presente quando sono stati messi in campo i sistemi nucleari esistenti, né erano presenti le minacce informatiche presenti oggi”, si leggerebbe nell’anteprima del documento. La modernizzazione delle reti informatiche dell’arsenale nucleare sarebbe parte integrante dell’attuale piano di costruzione di 400 nuovi missili balistici Inter-Continental, o ICBM. L’Air Force starebbe ora valutando le proposte del settore per costruire i nuovi ICBM, tra le quali quelle di Northrop Grumman, Boeing e Lockheed Martin. L’anteprima dello studio suggerisce, inoltre, come la sicurezza delle armi nucleari possa essere più facilmente raggiunta grazie all’attuale digitalizzazione dell’ambiente.
Gli sforzi dell’Air Force, che comprendono sia un potenziamento della crittografia della posta elettronica sia un rafforzamento della cyber protezione dai virus informatici, si inseriscono all’interno della Defense Innovation Unit Experimental (DIUx), parte del più ampio Dipartimento della Difesa. Il Segretario alla Difesa Ashton Carter avrebbe al momento annunciato la realizzazione di centri DIUx nella Silicon Valley, ad Austin in Texas e a Boston.