Leonardo, battesimo del volo per l’M-346FA con il radar Grifo ottimizzato

Di Redazione Airpress

Debutto in volo per M-346 di Leonardo in versione da attacco leggero, che lo scorso 13 luglio ha volato per la prima volta nella configurazione operativa che integra una versione ottimizzata del radar Grifo. La prima consegna per un cliente internazionale è fissata per il prossimo anno, con il più generale obiettivo di offrire al mercato. una singola piattaforma con capacità multiruolo, addestrativa e operativa. La versione Fighter Attack dell’M-346 è infatti nell’ambito del programma “M-346 Light Fighter Family of Aircraft (Lffa)”.

GLI OBIETTIVI DI LEONARDO

“Sono molto soddisfatto per il lavoro svolto e soprattutto dei tempi in cui lo abbiamo fatto”, ha detto Lucio Valerio Cioffi, capo della divisione Velivoli di Leonardo, incarico che lascerà dal primo settembre a Marco Zoff per divenire direttore generale, figura introdotta con la recente riorganizzazione al fine di fare fronte al nuovo contesto di mercato caratterizzato dagli impatti del Covid-19. “Grazie al raggiungimento di questo importante traguardo – ha aggiunto Cioffi – il velivolo da addestramento a più avanzata concezione disponibile sul mercato avrà al suo fianco molto presto il più versatile M-346 Fighter Attack; si tratta di un aereo che conserva tutte le caratteristiche addestrative del trainer che, con l’integrazione di equipaggiamenti e sensori di ultima generazione, diventa un efficace velivolo operativo da attacco leggero”. L’obiettivo è essere pronti a consegnare nel 2021 il primo esemplare di produzione industriale al cliente di lancio internazionale.

IL RADAR E I SISTEMI

Il velivolo è equipaggiato con il radar a scansione meccanica multi-mode Grifo-M-346, sviluppato da Leonardo e ottimizzato per la versione da attacco leggero: “una soluzione affidabile e performante che offre grande accuratezza e permette ampia modularità del sistema”, spiega l’azienda in una nota. Inoltre, l’M-346FA è protetto da un completo sistema di difesa passiva (Defensive aids sub-system, Dass), mentre il sistema di comunicazione integrata ed il Data-Link tattico assicurano ampia interoperabilità operativa. L’M-346FA adotta inoltre un’ampia gamma di carichi aria-aria e aria-superficie, pod cannone, da ricognizione, designatore di bersagli ed electronic warfare, integrati con gli “Helmet Mounted Display (HMD)”, cioè i visori interattivi posti sul casco dei piloti.

IL TRAINER

“Relativamente al sistema di addestramento – spiega Leonardo – l’M-346FA beneficia del livello tecnologico della versione trainer inclusa la cosiddetta live, virtual and constructive, capacità cioè di integrare il velivolo da addestramento con il simulatore a terra ed elementi virtuali amici o nemici, per mettere alla prova il futuro pilota con la complessità di ogni possibile scenario tattico”. L’M-346 in versione trainer è oggi in servizio con le aeronautiche di Italia, Singapore, Israele e Polonia. Si affianca all’M-345, fresco di certificazione utile all’export, altro protagonista della Scuola internazionale per l’addestramento avanzato dei piloti frutto della partnership con l’Aeronautica militare italiana.

I PROGRAMMI EUROPEI

Non è un caso che sarà Leonardo a guidare il consorzio industriale destinatario di “Fits4Top”, uno dei primi programmi di sviluppo in ambito Difesa finanziato dall’Ue nell’ambito dell’Edidp, il progetto pilota 2019-2020 che condurrà verso l’European Defence Fund (Edf). Con un costo complessivo di 5,2 milioni di euro (4,4 coperti dall’Ue), l’obiettivo è arrivare a qualificare un sistema integrato per l’addestramento al volo dei piloti, focalizzato sull’integrazione “live, virtual e constructive”, comprensivo di un velivolo che abbia come ruolo secondario anche le caratteristiche da attacco leggero.

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