Provengono da 25 Paesi le aziende che in questi giorni, nonostante la situazione politica (non si sa né quando né dove, né quanti, ma gli Usa stanno per inviare i loro F-22 in Europa), stanno prendendo parte al MAKS-2015, il più importante salone aerospaziale russo. A Zhukovsky, vicino Mosca, sono più di 150, stando ai dati forniti dal servizio federale russo per la cooperazione tecnico-militare (FSMTC), le industrie straniere presenti, incluse alcune italiane, francesi, inglesi, ceche, svizzere, belghe e austriache. Assieme a loro la turca Aselsan e la sudafricana Danel, presenti al MAKS per la prima volta. “Il salone aerospaziale – ha dichiarato alla stampa, in occasione dell’apertura, il presidente Vladimir Putin – rimane una vetrina estremamente importante. Sono convinto che servirà anche per sviluppare nuove cooperazioni industriali e per trovare nuovi partner”.
“La Russia – ha aggiunto Putin – è aperta a nuove opportunità di business, come quelle derivanti dalla cooperazione in ambito aerospaziale”. Stando poi a quanto riportato da alcune agenzie di stampa russe, il Paese dovrebbe firmare “importanti accordi” durante l’edizione 2015 del salone, inclusi alcuni (si parla di negoziati in corso con la Giordania) aventi ad oggetto l’aereo regionale Superjet 100, al cui programma partecipa anche l’Italia con Finmeccnica-Alenia Aermacchi. “Vogliamo dare al Paese capacità uniche – ha detto ancora Putin spiegando gli sforzi intrapresi per modernizzare i siti di produzione – e rafforzare la nostra posizione nella costruzione di velivoli militari”. La Russia ha inoltre intenzione di ampliare il trasporto passeggeri e merci e questo sia sul mercato domestico, che su quello internazionale.
Tra le prime del MAKS-2015, il dimostratore DP-29, il primo velivolo unmanned imbarcato di medio raggio progettato da Dolgoprudny Design Bureau of Automatics per rispondere a future esigenze militari, specie nel pattugliamento da alta quota. Assieme al velivolo sperimentale, sono presenti a Mosca il bombardiere strategico supersonico Tu-160 ed il caccia multiruolo di quinta generazione T-50, conosciuto anche come PAK FA. Il caccia nella sua configurazione stealth caricherà fino a 4 missili di vario tipo nelle sue due baie interne, mentre in versione non-stealth monterà ulteriori bombe e missili sotto le ali. A questi sistemi d’arma si aggiunge il cannone da 30-mm per attacchi a terra e combattimenti aerei ravvicinati (dogfighting). In mostra, tra gli altri velivoli ad ala fissa e rotante, anche il caccia Su-35, attuale spina dorsale dell’aeronautica russa. Per questo velivolo, specifica la stampa russa, potrebbe essere annunciato dalla Difesa proprio dal MAKS un contratto per altre 48 unità.