Airbus Defence and Space, Dassault Aviation e Finmeccanica, “accolgono con soddisfazione l’accordo siglato da Francia, Germania e Italia per l’avvio dello studio di definizione di un nuovo velivolo europeo non pilotato”. Secondo la Dichiarazione di Intenti (DoI) firmata oggi dalle tre Nazioni, le società aerospaziali effettueranno uno studio, della durata di 2 anni, per la definizione di un drone di classe Male (Medium Altitude/Long Endurance). A completamento di questa fase, sarà presa la decisione se avviare o meno lo sviluppo e l’acquisizione del sistema. “Il sistema aereo non pilotato di classe Male di nuova generazione – ha dichiarato il numero uno di Finmeccanica, Mauro Moretti – rappresenta un cambio di passo decisivo per l’agenda della difesa e della sicurezza europea. Questa iniziativa costituisce un’opportunità unica per seguire un percorso tecnologico comune basato su consolidate leadership industriali che contribuiscono ad un unico obiettivo”. La dichiarazione odierna fa seguito alla presentazione da parte delle tre società aerospaziali, nel maggio 2014, di una proposta di studio per un Uas (Unmanned Aerial System) di classe Male di nuova generazione che prevede una Fase di Definizione della durata di 24 mesi, seguita immediatamente da una Fase di Pieno Sviluppo. Ciò permetterà la consegna delle prime soluzioni all’inizio del prossimo decennio. “Questo importante traguardo da parte di industrie e Governi – ha dichiarato Bernhard Gerwert, ceo Airbus Defence and Space – testimonia che l’autonomia nello sviluppo di nuovi sistemi, e specificamente nella ricognizione militare e negli aerei non pilotati, è da ritenersi di importanza strategica per la sicurezza dell’Europa”. In considerazione della crescente dipendenza dei paesi del Vecchio Continente da equipaggiamenti e tecnologia di difesa non europei, le più importanti industrie aerospaziali europee avevano lanciato, nel giugno 2013, una richiesta ai Governi per il sostegno allo sviluppo di capacità fondamentali in grado di assicurare la sovranità dell’Europa nella definizione, sviluppo e produzione di velivoli militari futuri. “Accogliamo con piacere questo importante annuncio, che conferma la legittimità e l’interesse dell’iniziativa industriale comune avviata nel 2013”. Ha aggiunto Eric Trappier, ceo di Dassault Aviation. I Paesi europei devono sviluppare una soluzione autonoma di sistema aereo non pilotato Male di nuova generazione per missioni militari e di sicurezza, che è un requisito fondamentale delle nostre Forze Armate”.
La fase di definizione è incentrata sull’esame di tutte le possibili configurazioni adatte a soddisfare i requisiti del cliente. Si tratta della prima fase dello sviluppo del sistema e serve a ridurre al minimo il rischio finanziario e tecnologico – grazie ad un processo di ”trade-off” – prima del successivo lancio del programma di sviluppo su vasta scala. Tale fase affronta questioni chiave per i clienti come competitività, sovranità, potenziale di crescita, conformità a requisiti comuni o certificazione. Normalmente una fase di definizione coinvolge i Paesi clienti, le loro Forze Armate, le agenzie di procurement e le industrie. Il progetto prevede lo sviluppo di un sistema aereo non pilotato europeo per missioni di lunga durata e persistenza e in grado di volare a medie quote. Oltre a rappresentare una risposta ai requisiti delle Forze Armate europee, il progetto tiene conto della necessità di adattarsi alle esigenze dei bilanci nazionali ottimizzando le attività grazie alla condivisione di gruppi di ricerca e del finanziamento allo sviluppo. Con uno programma europeo indipendente, il requisito “critico” sulla certificazione dei droni sarà implicito nel progetto fin dal momento dell’entrata in servizio. Il programma Male 2020 mira a promuovere lo sviluppo di alte tecnologie e a contribuire a sostenere competenze, capacità e posti di lavoro di importanza capitale in ambito europeo.