Un anno di comunicazione della Marina militare. L’evento a Roma

Di Stefano Pioppi

È stato un anno intenso quello della Marina militare italiana, impegnata in molteplici missioni internazionali, soprattutto nel Mediterraneo, e in tante attività (spesso meno visibili) di carattere umanitario e di promozione del sistema-Paese in tutto il mondo. Il calendario gennaio-settembre 2018 è stato ripercorso ieri nell’evento “Un anno di comunicazione e valorizzazione del brand Marina militare”, organizzato dall’Ufficio pubblica informazione e comunicazione della Forza armata, in collaborazione con Difesa Servizi, società che ha nel ministero di palazzo Baracchini il suo unico socio e che opera per la gestione economica di beni e servizi derivanti dalle attività istituzionali del dicastero. Oltre al capo di Stato maggiore, l’ammiraglio Valter Girardelli, sono intervenuti tutti gli enti e le società che collaborano ogni giorno con la Marina, dai partner industriali alle organizzazioni no profit, dalle aziende che realizzano i prodotti brandizzati alle ong che lavorano anche a bordo delle navi italiane.

LE PAROLE DI AGOSTINI

Difatti, ha detto il contrammiraglio Fabio Agostini, capo dell’Ufficio pubblica informazione e comunicazione della Marina, “l’attività di comunicazione della Marina militare sarebbe impossibile senza l’impegno quotidiano dei nostri uomini e donne in mare”. E in questo momento, ha ricordato, sono 2.500 gli uomini e le donne impegnati nelle varie missioni all’estero e sulle navi scuola. Si tratta di “un capitale umano” che consente di effettuare “una comunicazione efficace”. E l’ultimo prodotto di tale comunicazione è stato presentato ieri: il Calendario 2019 della Marina militare, prodotto da Rodorigo Editore e incentrato su palombari e incursori.

I RITORNI INDUSTRIALI

Presenti i licenziatari del brand MM, tra cui Marina Militare Sportswear, che conta oltre 40 negozi monomarca sparsi per il mondo. A tali attività si lega però anche la promozione di tutto il sistema-Paese, a partire dai grandi partner industriali della Forza armata: Leonardo, la joint venture missilistica MBDA, Fincantieri ed Elettronica. Per piazza Monte Grappa, “la costante collaborazione con la Marina militare ha portato importanti risultati”, ha spiegato Alfredo Vinciguerra, responsabile marketing e campagne strategiche Italia di Leonardo. Ad esempio, ha ricordato, la campagna di Nave Margottini nel Golfo Persico ha reso possibile per Leonardo il maxi contratto con il Qatar per 28 elicotteri militari NH90, velivoli che l’azienda italiana (in questo caso prime contractor) realizza insieme al gruppo franco-tedesco Airbus e all’olandese Fokker.

IL SISTEMA-PAESE

Per Leonardo, non lo ha nascosto Vinciguerra, si è trattato di “un risultato importantissimo in un periodo di crisi per il Paese”. Un altro esempio arriva da Ocean 2020, il primo e più rilevante programma finanziato dall’Azione preparatoria dell’Ue sulla ricerca in campo militare. Il campione italiano, proprio grazie al sostegno della Marina, è alla guida di 42 partner per 15 Paesi che lavorano in tema di sicurezza marittima. Così, ha notato Vinciguerra, “la collaborazione tra istituzioni come la Marina militare e il mondo delle imprese è un elemento chiave del sistema-Paese, che permette di creare valore non solo industriale ed economico ma anche per rafforzare la sicurezza dei cittadini”.

SUL FRONTE UMANITARIO

Eppure, oltre i grandi contratti e il compito di difesa del Paese, ci sono le attività che la Marina svolge nel campo umanitario e sociale. Ne è un esempio evidente la collaborazione, giunta ormai al suo ottavo anno, tra la Forza armata e la Fondazione Operation Smile. Anche quest’anno, con il progetto “Un Mare di Sorrisi”, a bordo della portaerei (e nave ospedale) Cavour, i medici volontari della fondazione, insieme al Corpo infermieristico della Croce rossa, hanno operato bambini di diverse nazionalità affetti da malformazioni facciali. Dal 2013, garantendo cure chirurgiche sicure e di qualità, sono stati operati 300 bambini che altrimenti non ne avrebbero avuto possibilità.

UN ANNO INTENSO

Ma di esempi ce ne sono a bizzeffe, come il contributo della Forza armata nei casi di disastri naturali, anche in questo caso con la collaborazione di onlus e ong, o come i molteplici concerti di beneficenza della Banda della Marina militare a favore anche della Fondazione Rava (collaborazione storica dai tempi di Haiti) operante tutt’ora su molte unità navali con i suoi medici volontari. Con i diversi eventi del 2018, la Forza armata ha potuto dare inoltre alla Fondazione Telethon circa 28mila euro per la ricerca. Ma si è parlato anche delle attività complementari della Marina legate alla tutela ambientale, di cui MareVivo (dedicata alla salvaguardia dell’ambiente marino) è esempio piuttosto evidente.

LA COMUNICAZIONE

Il tutto condito da una comunicazione più che efficace. Ieri, con la presenza della giovane attrice Fotinì Peluso, è stata ricordata ad esempio la fiction Rai Romanzo Famigliare, che ha ottenuto grandi successi in termini di ascolti e che narra anche vicende di vita professionale della Marina militare. Il giornalista di RaiNews Ettore Guastalla, ha invece ricordato il viaggio a bordo di Nave Vespucci, che lo scorso anno ha effettuato una lunga campagna per le Americhe, una delle tante realizzate dalle unità navali italiane in giro per il globo. Insomma, un anno intenso, pieno di appuntamenti, impegni e iniziative, ma senza dubbio strategico per la valorizzazione della Marina e di tutto il sistema-Paese.

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