MBDA: grandi opportunità dalla legge navale

Di Michela Della Maggesa

Come industria europea, aperta alla competizione, vogliamo trovare una collocazione adeguata, forti del fatto che il governo non ha intenzione di ridurre la propria presenza nei programmi di cooperazione internazionale”. A dirlo oggi, Antonio Perfetti, numero uno di MBDA Italia, in occasione della presentazione dei risultati annuali della società missilistica partecipata al 37,5% da Airbus Group, al 37,5% da BAE Systems e al 25% da Finmeccanica. Nel 2014 MBDA ha registrato ordini per 4,1 miliardi di euro, 2,5 dei quali derivanti dall’export, che ha superato il mercato domestico per il terzo anno consecutivo. I ricavi sono scesi a 2,4 miliardi, per effetto dei tagli nei budget della difesa. Il portafoglio ordini si è attestato infine a 12,6 miliardi di euro, pari a 4 anni di produzione. “Questi risultati sono il frutto di un’eccellente portafoglio prodotti che si è arricchito negli ultimi 2 anni, grazie al supporto dei clienti domestici, di cui abbiamo saputo gestire le ridotte risorse – fa sapere la società -, preservando al contempo le capacità industriali necessarie a garantirne la sovranità in termini di tecnologie militari nel lungo periodo”. La società, terzo player mondiale nel settore missilistico, che non ha voluto commentare l’ipotesi di un eventuale cessione del 25% delle quote detenute da Finmeccanica, è impegnata in un processo di trasformazione, dettato dai mutati scenari interni ed internazionali. “Come MBDA Italia siamo consapevoli delle difficoltà – ha detto Perfetti – e accettiamo la trasformazione, che sarà incentrata sul miglioramento del portafoglio prodotti, specie in chiave export, e dei nostri siti produttivi”.

Le eccellenze italiane sono sostenibili – ha aggiunto il ceo -, così come sono validi gli asset europei, e le nostre soluzioni sono assolutamente gestibili da parte delle istituzioni”. MBDA ha inoltre spiegato che molti dei recenti sviluppi fatti dal gruppo sono stati portati avanti, come nel caso del programma Camm ER, con fondi “di diversa natura”, ovvero al di fuori dei singoli budget stanziati dalla difese di riferimento. Il programma Camm ER, si inserisce anche nell’offerta del gruppo alla Marina militare, in procinto di rinnovare la propria flotta con nuove navi polivalenti. “La legge navale – ha detto in proposito Perfetti – rientra nella cosidetta local area defence, ma rappresenta una soluzione efficiente e sovrana non solo per la forza armata italiana, ma anche per altri Paesi. Siamo estremamente soddisfatti di come la legge sia stata espressa – ha spiegato –, visto che ci ha dato l’opportunità di mettere a disposizione (del mercato, ndr) soluzioni allo stato dell’arte per sostituire i vecchi sistemi. Quello che stiamo proponendo oggi alla Marina supera l’offerta di altri Paesi”. La società proporrà alla Forza armata sia il suo sistema Camm ER, sia il SAMESD “plus” , ovvero la versione di difesa estesa basata sul missile Aster 15.

Passando ad alcune delle campagne in corso, MBDA, si aspetta di finalizzare entro metà del 2015 con Occar riguardo il programma di difesa aerea Aster Block 1 NT, portato avanti dal consorzio Eurosam. Ottimismo è stato espresso anche per l’attività in Polonia e in Turchia, entrambe interessate a dotarsi di sistemi di difesa aerea. Alla Difesa MBDA Italia chiede soprattutto una pianificazione certa, essenziale per proiettarsi sull’export. Per il 2015 il gruppo si attende decisioni di rilievo in diversi Paesi europei, in particolare nel settore dei sistemi missilistici anti-aerei e anti- balistici. “Con Aster Block 1 NT e il programma Meads (Medium Extended Air Defense System), MBDA è in grado di offrire prodotti di eccellenza che rispondono perfettamente ai nuovi requisiti delle Forze armate europee e alle nuove minacce”.