MBDA, anche l’Italia nello sviluppo dell’Aster 30 Block NT

Di Redazione Airpress

Da ora in poi, il nostro Paese parteciperà al programma per lo sviluppo del missile Aster 30 Block 1 NT. Lo scorso 20 dicembre, infatti, l’Organisation for Joint Armament Cooperation (Occar) ha notificato l’emendamento 1 del contratto per il programma “B1NT” ad EuroSam, il consorzio formato da MBDA e Thales. Questo emendamento sancisce la partecipazione dell’Italia al programma e fa seguito alla notifica del contratto iniziale da parte francese del 23 dicembre 2015 e al successivo Accordo di Cooperazione, firmato nel giugno 2016 dai ministri della Difesa francese ed italiano Jean-Yves Le Drian e Roberta Pinotti. Vengono cosi definiti le responsabilità ed i diritti delle due nazioni in merito allo sviluppo congiunto del missile, così come i diversi ambiti di applicazione nei sistemi di difesa terrestri e navali contro attacchi aerei e di missili balistici.

Il programma “B1NT” prevede lo sviluppo da parte di MBDA della nuova versione del missile Aster 30 Block 1 NT (New Technology), così come l’ammodernamento dei sistemi SAMP/T (attualmente in servizio presso l’aeronautica francese e l’esercito italiano) che acquisiranno così maggiori capacità, in particolare contro i missili balistici, portando un contributo essenziale da parte di entrambi i paesi all’interno del programma Nato in questo settore.

Lo sviluppo del missile Aster 30 Block 1 NT risponde ad un duplice requisito (stessa munizione per sistemi terrestri e navali a base Aster), prevedendo quindi i necessari aggiustamenti per permettere al missile di essere lanciato da unità navali. L’Italia ha infatti espresso il desiderio di poter impiegare l’Aster 30 Block 1 NT sulle future unità PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura).

Il ceo di MBDA, Antoine Bouvier, ha così commentato: “La notifica da parte italiana rafforza il programma Aster e ha un valore che va oltre il contributo economico e tecnologico. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che la cooperazione in Europa aggiunge più di quanto avrebbero potuto fare i paesi presi singolarmente. Dopo l’attuale Aster 30 Block 1, che ha fornito all’Europa una prima capacità di difesa contro i missili balistici, la versione Block 1 NT consentirà di estendere questa capacità contro minacce più complesse, come quelli emergenti dei missili balistici anti-nave (anti-ship ballistic missiles -asbm)”.