Mille ore per gli assetti italiani impegnati in Kuwait

Di Michela Della Maggesa

Nei giorni scorsi l’Aeronautica militare ha comunicato che i Predator del 32° stormo di Amendola, rischierati da ottobre sull’aeroporto militare di Ali Al Salem in Kuwait, unitamente al Boeing KC-767A, rischierato sull’aeroporto di Abdullah Al Mubarak, hanno raggiunto le 1.000 ore di volo. Gli assetti sono impiegati, con circa 34 militari, nell’ambito di missioni ISR (intelligence, sorveglianza e ricognizione) e di rifornimento in volo, a supporto agli assetti nazionali e della MESF Coalition (Middle East Stabilization Force). Le 1.000 ore di volo raggiunte dai Predator e dal Tanker dimostrano “l’impegno che il rischieramento italiano svolge giornalmente in Medio Oriente nell’ambito della coalizione internazionale che opera nell’area per arginare la minaccia del Da’esh”.
“Grazie all’ottimo lavoro svolto dalle componenti operativa e manutentiva italiane, molte Forze Armate di diversi Paesi partecipanti alla Coalizione hanno avviato le procedure per la certificazione dei propri velivoli receivers con il tanker italiano, al fine di poterne sfruttare i servizi nello specifico contesto operativo. La Task Force Air, istituita in Kuwait nel 2014, effettua operazioni ISR e AAR (Air-to-Air Refuelling) nel quadro dell’operazione “Prima Parthica”, costituita nel corso del 2014 per fronteggiare le azioni del Da’esh. Oltre ai KC767​ e ai Predator, la TFA si avvale di 4 Tornado (nella base di Ahmed Al Jaber) impiegati per missioni di sorveglianza e acquisizione di informazioni.

WordPress › Errore

Si è verificato un errore critico sul tuo sito web.

Scopri di più riguardo la risoluzione dei problemi in WordPress.