Risvolti positivi dalla ministeriale anche per il Cira

Di Michela Della Maggesa

Le ricadute sulle attività del Cira derivanti dal successo italiano alla Ministeriale Esa dello scorso 2 dicembre, sono state presentate dal presidente dell’Asi Roberto Battiston, in un seminario che si è svolto oggi a Capua. Battiston, che insieme al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini ha rappresentato l’Italia alla conferenza che ha riunito a Lussemburgo i ministri dei 20 Paesi membri dell’Esa, ha sottolineato il coinvolgimento del Centro ricerche in tutti i principali programmi che coinvolgono l’Italia di medio e lungo termine varati dalla ministeriale.
A partire dall’accesso europeo allo spazio con una nuova generazione di lanciatori Ariane 6 e Vega C, alla prosecuzione del programma Exomars che prevede due missioni sul pianeta rosso entro il 2018. I lanciatori avranno un unico motore, il P120, che sarà sviluppato da Avio anche con la partecipazione del Cira, che da tempo collabora con l’azienda di Colleferro nel campo della propulsione spaziale. Per quanto riguarda Marte, il centro ha già svolto in passato delle prove per verificare l’efficacia degli airbag che consentiranno al lander di arrivare sulla superficie del pianeta senza danni e continuerà a dare il suo contributo in tema materiali di protezione termica e di prove di simulazione di ingresso nell’atmosfera di Marte.
Il maggiore successo per il Cira è, però, rappresentata dalla decisione, sottoscritta da tutti i più importanti Paesi, di finanziare il programma Pride, che prevede lo sviluppo di tecnologie per i veicoli spaziali automatici con capacità di rientro sulla terra. Per questo programma il Cira intende sfruttare le competenze e i risultati acquisiti con le due missioni svolte nell’ambito del programma nazionale USV (unmanned space vehicle) e con il programma Esa-IXV (intermediate experimental vehicle) per il quale il centro ha avuto e continua ad avere un ruolo importante, sia durante la fase di sperimentazione in volo del prototipo in scala reale della navicella, sia nella attuale fase di esecuzione della missione finale, che si svolgerà a febbraio, fornendo assistenza tecnica all’Esa attraverso la presenza di propri ricercatori al team di Kourou.
“È particolarmente importante per me essere oggi al Cira e portare i risultati della ministeriale e di quanto produrrà per l’Italia. Benefici che avranno positive ricadute anche per il centro. Il Cira è un asset per il Paese e quella con l’Asi – ha affermato Battiston – è una sinergia strategica: per le sue competenze professionali e per i suoi impianti. Voglio sottolineare che il bilancio della ministeriale è più che positivo, superiore alle aspettative, per l’Europa e per l’Italia spaziale dei prossimi anni. Una grande affermazione soprattutto per il nostro Paese e un appuntamento che si è chiuso nel segno di Vega, che diventa il punto di riferimento nella famiglia dei lanciatori europei”. Battiston ha parlato di un investimento di 8 miliardi in 10 anni. “L’Italia – ha aggiunto – diventa centrale anche per garantire all’Europa l’accesso allo spazio”.

WordPress › Errore

Si è verificato un errore critico sul tuo sito web.

Scopri di più riguardo la risoluzione dei problemi in WordPress.