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Il pattugliatore di squadra Aviere della Marina Militare, al comando del capitano di Fregata Alessandro Romano, ha lasciato ieri il porto di Taranto per unirsi al Gruppo Navale della Nato impegnato nel Mare Egeo nell’operazione marittima Sea Guardian. Lo fa sapere la stessa Forza armate affermando il proprio rinnovato impegno “con la Nato attraverso la partecipazione di nave Aviere, già impiegata nell’operazione “Sea Guardian” nel periodo 5-20 novembre 2016, ricoprendo, altresì, il comando del Gruppo navale”.

Tale operazione, nata dopo il Summit di Varsavia dello scorso luglio, ha lo scopo di incrementare il coordinamento tra l’attività della Nato e quelle dell’Unione Europea condotte con l’operazione Eunavformed Sophia nell’area mediterranea. L’obiettivo è “migliorare la difesa europea e la sicurezza collettiva assicurando maggiori sinergie e sfruttando le peculiarità di ciascuna organizzazione”. Si tratta perciò di un’operazione altamente flessibile, in grado di garantire un ampio spettro di compiti operativi di sicurezza marittima che includono: sorveglianza degli spazi marittimi di interesse (maritime situational awareness); contrasto al terrorismo marittimo; formazione a favore delle forze di sicurezza dei paesi rivieraschi (maritime security capacity-building). Oltre a queste attività l’Operazione può esercitare l’interdizione marittima, la tutela della libertà di navigazione, la protezione delle infrastrutture marittime sensibili e il contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa.