Il contratto per 24 caccia Typhoon appena firmato dal Qatar è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di accordi sottoscritti dal Paese del Golfo per nuovi (e numerosi) velivoli, militari e commerciali. Pochi giorni prima, il 7 dicembre, alla presenza del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron e di Sua Altezza Tamim ben Hamad Al Thani, le Forze armate del Qatar e Dassault Aviation hanno siglato un accordo di futura cooperazione, che include l’esercizio di 12 opzioni per il caccia Rafale. La commessa fa seguito al contratto del 4 maggio 2015 per l’acquisizione di 24 caccia francesi allo standard F3R. “Questo nuovo accordo si è basato sulla relazione privilegiata che esiste tra i due Paesi e sulla volontà di andare più lontano”. Ha dichiarato subito dopo la firma, Eric Trappier, presidente e direttore generale di Dassault Aviation. Parallelamente, il Qatar ha assegnato ad un consorzio francese il contratto per costruire e gestire la metropolitana di Doha. Rafale ed Eurofighter non saranno le uniche piattaforme di prima linea di cui si doterà il Qatar, visto che quest’anno il Paese ha firmato un contratto da 12 miliardi di dollari con gli Stati Uniti per 36 Boeing F-15E Strike Eagle nella versione aggiornata per l’esportazione, a cui si aggiungono altrettante opzioni.
La maxi commessa per il caccia europeo Eurofighter, a cui l’Italia, attraverso Leonardo, partecipa per una quota del 37%, ha un valore di circa 5 miliardi di sterline e comprende un pacchetto di addestramento e supporto logistico al programma. L’accordo – fa sapere il prime contractor BAE Systems – è soggetto a condizioni finanziarie che prevedono la prima tranche di pagamento attorno a metà 2018 e le prime consegne dei velivoli nel 2022. Così come gli EFA destinati all’ottavo cliente del programma, il Kuwait, anche i Typhoon del Qatar saranno equipaggiati con il radar a scansione elettronica E-scan, che potrebbe diventare a questo punto un’opzione interessante anche per l’Arabia Saudita, storico cliente del programma, nel caso venisse deciso l’acquisto di un ulteriore lotto di velivoli, argomento di cui si sta discutendo da tempo. All’aeronautica del Qatar, BAE fornirà supporto ai velivoli in servizio e addestramento iniziale. “Questo contratto apre un nuovo capitolo nella relazione di lungo termine con lo Stato del Qatar e con le sue Forze Armate – ha dichiarato il ceo di BAE, Charles Woodburn, che non molto tempo fa aveva annunciato tagli nel gruppo ed un riassetto interno per riallineare la produzione, compresa quella dell’EFA, agli ordini.
Lo “shopping” del Qatar, che con l’Italia ha sottoscritto nel 2016 sostanziosi contratti anche per la fornitura alla Marina di navi costruite da Fincantieri ed equipaggiate con sistemi Leonardo e Mbda, non si è limitato ai sistemi militari. Il 7 dicembre, Qatar Airways ha infatti riconfermato l’ordine che aveva siglato nel 2011 per 50 A320neo, con un ordine fermo del valore di 6,35 miliardi di dollari per 50 A321neo ACF (Airbus Cabin Flex Configuration). La scelta dell’aeromobile più grande della Famiglia a corridoio singolo di Airbus riflette il bisogno del vettore di efficienza e capacità aggiuntiva. Gli A321neo ACF andranno ad aggiungersi, a partire dal 2019, alla flotta di 50 A320ceo di Qatar Airways e sosterranno il continuo sviluppo del network. L’A321neo ACF introduce miglioramenti dei portelloni e della fusoliera, consentendo ai vettori di fare un migliore utilizzo dello spazio di cabina inoltre consente di incrementare la capacità di serbatoio e raggiungere un’autonomia transatlantica, fino a 4.000 mn. Qatar Airways detiene il 49% della holding che controlla Meridiana fly, che a breve dovrebbe annunciare il nome dell’amministratore delegato e il piano industriale. Secondo fonti sindacali questo prevederebbe di riportare il numero degli aerei in flotta a 40 unità e il riassorbimento di parte del personale in esubero.