Il confronto tra l’Alleanza atlantica e la Russia di Putin ha tenuto sempre col fiato sospeso e negli anni ha fornito numerosi spunti di riflessione e analisi. Ora a far discutere è il probabile riavvicinamento tra i due colossi. A parlarne sono fonti diplomatiche citate dall’Associated Press. Dopo i burrascosi avvenimenti degli ultimi anni, che hanno visto il Nato-Russia Council (NRC) riunirsi per l’ultima volta nel lontano giugno 2014, sembra che la Nato stia valutando l’opzione di invitare la Russia a incontri formali a partire già da fine febbraio, primi di marzo.
L’accordo per la creazione del Nato-Russia Council è stato firmato a Roma nel 2002 e da allora sono state sviluppate relazioni amichevoli e collaborative.
Il Summit di Lisbona del 2010 aveva aperto una proficua stagione di cooperazione, con il rafforzamento del loro impegno a contrastare il terrorismo e la pirateria. Negli anni a venire la relazione ha dato vita a forme di assistenza alla flotta di elicotteri afghana, a esercitazioni congiunte di salvataggio con sottomarini e a discussioni per l’implementazione, a cavallo tra il 2013 e il 2014, di missioni militari congiunte tese a smaltire gli arsenali di armi chimiche in possesso della Siria.
Con l’annessione russa della Crimea e le tormentate relazioni con l’Ucraina, le relazioni hanno iniziato a scricchiolare: la Russia sentendosi sempre più isolata e accerchiata dall’Alleanza; la Nato considerando le attività russe una vera e propria violazione del diritto internazionale e in contrasto con i principi del NRC e delle Partnership for Peace.
Ora, a meno di un mese dal prossimo summit dei ministri della Difesa atlantica che ci sarà il 10 e 11 febbraio, si riprende a parlare della necessità di maggiore trasparenza. Probabilmente il fatto che le relazioni non si sono mai effettivamente interrotte – ne sono una prova gli incontri tra il segretario generale della Nato Jens Stolteberg e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, l’ultimo dei quali a settembre 2015 in occasione dell’Assemblea generale della Nato – può favorire il percorso di riavvicinamento. Come riferito dalle fonti diplomatiche, l’obiettivo è quello di organizzare una serie di incontri nell’ambito dell’Nrc, in vista del vertice Nato di Varsavia di luglio.
Quando i due giganti riusciranno di nuovo a sedersi allo stesso tavolo, i dossier da affrontare saranno scottanti e più che mai urgenti: dall’Ucraina alla Siria, passando per la minaccia del terrorismo dell’Isis. Una collaborazione trasparente e un rispetto reciproco, fondati su un’effettiva osservanza degli accordi individuati, potrebbero generare un flusso di attività di cui farebbe tesoro l’intera comunità internazionale. Ma probabilmente, come si legge sempre su Associated Press, il dialogo Nato-Russia servirà a tenere a bada un rapporto che non sembra destinato a sciogliersi, almeno non nel breve periodo.