Nuovi lanciatori e una Stazione permanente, i progetti spaziali della Cina

Di Michela Della Maggesa

La Cina continua ad avanzare nei suoi principali programmi spaziali. Ad oggi dispone di un nuovo lanciatore intermedio, il Lunga Marcia 7 (noto anche come CZ-7), il più potente al momento della famiglia, con una capacità di carico di 13,5 tonnellate sulle orbite basse e di 7 verso quelle geostazionarie. Il vettore ha già effettuato un lancio, lo scorso giugno, e lo ha fatto dal nuovo centro di Wenchang (il Wenchang Satellite Launch Centre), sulla costa sud del Paese. Il sito spaziale, rifornibile via mare, si aggiunge ai tre centri di lancio di Jiuquan, Taiyuan e Xichang.

Il lanciatore aveva come carico utile un dimostratore di una capsula di rientro atmosferico, che costituirà la prossima generazione di veicoli spaziali per i voli abitati. Il veicolo è stato rilasciato dopo 603 secondi di volo ed è atterrato con successo in Mongolia, dopo circa 20 ore. A bordo, assieme alla capsula, c’erano altri quattro mini satelliti sperimentali, immessi dal LM-7 su un’orbita bassa. Una volta a regime, il lanciatore servirà la Stazione spaziale cinese permanente Tiangong-2, trasportando navette cargo da e per la Terra. Il primo dei tre moduli dell’avamposto spaziale sarà lanciato invece dal Lunga Marcia 5B – successore pesante del CZ-7 – e diventerà operativo nel 2018. La Tiangong-2, più piccola della ISS, sarà operativa nel 2022.

Il nuovo lanciatore LM-7 è stato sviluppato da CALT (China Academy of Launch Vehicle Technology). Alto 53 metri, dispone di due stadi ed è alimentato da ossigeno liquido e kerosene, meno tossici dell’idrazina. Il razzo vettore ha un nuovo profilo aerodinamico, che gli consente di operare anche in condizioni meteo avverse.

 

 

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