Oggi 31 luglio, notte di “Luna blu”

Di Francesco Pesce

Questa sera, 31 luglio, sarà notte di “Luna blu”: la Luna piena sarà visibile in cielo per la seconda volta in un mese. L’ultima volta in cui è stato osservato un plenilunio è stato il 2 luglio. Due pleniluni nello stesso mese costituiscono un fenomeno possibile dato che il nostro satellite impiega 29,5 giorni a ritornare nella stessa fase. E non è neppure un fenomeno raro: l’ultima volta in cui si sono viste due Lune piene nello stesso mese è accaduto ad agosto 2012, mentre per rivedere lo stesso fenomeno bisognerà attendere gennaio 2018 oppure, perché si verifichi nuovamente proprio a luglio, il 2034.
Ma perchè il curioso nome di “Luna blu”? Nasa Science spiega che in realtà “la maggior parte delle Lune blu hanno un aspetto grigio chiaro e nero, proprio come la Luna che osserviamo ogni notte: anche se si verifica una doppia Luna piena in un mese, la seconda non cambia il suo colore”.
Tuttavia, secondo l’agenzia “in rare occasioni la Luna può davvero diventare blu”, ma dipende da “un’eruzione vulcanica”. Per esempio, nel 1883 si osservò la Luna blu quasi ogni sera dopo che il vulcano Krakatoa, in Indonesia, esplose con la forza di una bomba nucleare da 100 megatoni. Pennacchi di cenere si dispersero nell’atmosfera e la Luna divenne blu: alcuni dei pennacchi erano pieni di particelle di larghezza di un micron, circa la stessa lunghezza d’onda della luce rossa. Corpi di queste particolari dimensioni disperdono fortemente la luce rossa, consentendo contemporaneamente il passaggio della luce blu. Lune colorate di blu sono infatti state segnalate in concomitanza con alcune eruzioni vulcaniche di Sant’Elena nel 1980 e del Pinatubo nel 1991. Anche gli incendi boschivi, spiega la Nasa, possono sollevare fumi e microscopiche particelle che potrebbero “colorare” di azzurro la luce riflessa dal nostro satellite, regalando l’imprevisto spettacolo della “Luna blu”.