P1HH, Trenta: avanti nel più ampio interesse nazionale

Di Michela Della Maggesa

Nuova presa di posizione da parte di via XX Settembre in merito alla “particolare congiuntura” industriale che interessa Piaggio Aerospace, l’azienda di Villanova d’Albenga da oltre tre mesi in amministrazione straordinaria. Il via libera della commissioni parlamentari al decreto per il finanziamento da 250 milioni per la certificazione e l’acquisto di quattro sistemi a pilotaggio remoto P1HH per missioni di sorveglianza non è stato ancora deliberato e la cassa integrazione sembra sempre più vicina.

“La Difesa continua a supportare la creazione delle condizioni idonee ad una soluzione più duratura possibile, che possa contemperare al meglio le esigenze operative dello strumento militare e il valore strategico dell’azienda”. Dichiara il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, aggiungendo che si adopererà “perché ciò avvenga, anche con l’attuazione di un programma di rinnovamento della flotta di velivoli P180 già disponibile presso le Forze Armate”.

“Tale intervento  peraltro – aggiunge la titolare del dicastero -, era risultato di grande rilevanza già in sede di riunione con le rappresentanze sindacali al ministero dello Sviluppo economico del 26 febbraio scorso”.
“Per quanto poi concerne il programma P1HH -, spiega il ministro – la progettualità inizialmente presentata, ancorché valida nella sua sostanza, ha visto venir meno alcune fondamentali condizioni abilitanti. Sono però in corso approfondimenti mirati a ricercare ulteriori sinergie che permettano il proseguimento del programma nel più ampio interesse nazionale”.

Soddisfazione per le parole pronunciate dal ministro questa mattina è arrivata da Vincenzo Nicastro, commissario straordinario dell’azienda controllata dal fondo emiratino Mubadala. “Desidero ringraziare il ministro della Difesa per aver voluto confermare il valore strategico di Piaggio Aerospace e per aver manifestato pubblicamente l’impegno, d’altra parte mai venuto meno, a sostenerne il futuro”. Ha dichiarato. “Lavoreremo  assieme allo stesso ministero e alle Forze Armate interessate affinché un tale impegno si concretizzi in tempi brevi”.

“Nel frattempo l’azienda condividerà con le organizzazioni sindacali le soluzioni più opportune per gestire l’attuale fase con l’obiettivo di preservare la continuità del business”, ha aggiunto Nicastro. Venerdì scorso le sigle coinvolte nella vertenza hanno chiesto insieme a regione Liguria, Comune di Genova e Villanova d’Albenga, i prefetti delle due Province, un incontro urgente alla Presidenza del Consiglio per fare chiarezza e dare un “indirizzo univoco alle diverse istanze che arrivano dai ministeri”.

Sull’argomento è intervenuto recentemente in Parlamento anche il capo di stato maggiore dell’Aeronautica generale Alberto Rosso. Il capo di SMA aveva definito il P1HH, di cui non è ancora andata in porto l’evoluzione, il P2HH, “non adatto alle esigenze della Forza Armata”.

Per Piaggio resta ancora in ballo l’ipotesi Leonardo, fornitore e primo creditore di Piaggio Aero con un’esposizione di 117 milioni di euro, che potrebbe inglobare parte dell’attività nel proprio perimetro. “Il focus di Leonardo – aveva dichiarato alla stampa l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo – è solo per la manutenzione dei motori sui nostri aerei”.