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“Nel suo essere frontiera avanzata, la comunità intelligence è decisa ad attuare una collaborazione costante con laboratori di ricerca nazionali e internazionali, per la cyber security e per tutti gli altri settori strategici”.
È quanto ha detto il direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), il prefetto Alessandro Pansa, intervenendo questa mattina al Centro Congressi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II durante il convegno “Mediterraneo e migrazioni dall’Africa. Rischi e opportunità”.

L’incontro è stato organizzato dal Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica (Sisr), in collaborazione con cinque università campane: Università degli Studi di Napoli Federico II, Università l`Orientale, Università Suor Orsola Benincasa, Università degli Studi di Napoli Parthenope e Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

“L’obiettivo – ha rimarcato Pansa nel suo discorso – è fare del rapporto Intelligence-Università un’alleanza strategica per la sicurezza nazionale. Da soli non si vince: occorre coniugare conoscenze e strategia. L’Intelligence, strumento che opera sulla linea più avanzata per la difesa della democrazia, ha anche bisogno di mettere a servizio dello Stato il meglio che viene elaborato e presentato dal mondo della ricerca. L’Università ha un grande compito da svolgere insieme a noi: pensare l’Intelligence, aiutarci a cogliere sfide culturali, mettendo a fuoco modelli efficaci per la protezione degli interessi politici, militari, economici, scientifici ed industriali dell’Italia. È importante la sinergia con le Università e con il privato per obiettivi mirati. La regola di ingaggio è: il Sistema della Sicurezza deve fare sistema”.

“Intercettando una domanda diffusa di democrazia”, ha proseguito il direttore generale del Dis, “vogliamo continuare a confrontarci con il mondo accademico, con i centri culturali e con i laboratori di ricerca. L’Intelligence è anche un network di sicurezza partecipata che ha interesse a far conoscere meglio il fondamentale lavoro che svolge per la protezione dell`Italia, dei suoi cittadini e dei suoi assetti strategici. Sviluppando idee nuove e analisi di lungo periodo, questo ‘patto Intelligence-Accademia’ è pure un punto di svolta per promuovere la cultura della sicurezza. Ricordo che il Comparto, attraverso la sua Scuola di formazione, ha finora firmato con le Università 17 accordi di collaborazione e 12 convenzioni operative”.

“Mi preme ricordare soprattutto agli studenti, nei quali riponiamo le speranze migliori per il nostro futuro”, ha sottolineato ancora Pansa, “che la conoscenza è il più valido antidoto contro la paura. La determinazione ad andare alla radice dei problemi ed a prevederne le possibili evoluzioni mette l’intelligence nelle condizioni di lavorare al meglio nell’interesse del Paese”.